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74 - 562 I viziosi e i dissoluti: il loro influsso deprimente per il valore degli appetiti. E' la terribile barbarie dei costumi che obbliga, sopnatutto nel medio evo, a una vera « lega della virtù » e insieme a delle esagerazioni altrettanto terribili intorno a ciò che costituisce il valore dell'uomo. «La civiltà» lottante (addome- sticazione) ha bisogno di ogni specie di ferri e di torture per man- tenersi contro gli istinti terribili e feroci. Qui, naturalmente, viene naturale una confusione che ha l'in- flusso pivi nefasto. Ciò che gli u o m i n i di potenza e di vo- lontà possono esigere da se stessi, dà anche la misura di ciò che essi possono concedersi. Simili nature sono Top posto delle nature viziose e dissolute, sebbene, in certi casi, esse compiano cose per cui un uomo inferiore sarebbe dichiarato un essere vizioso e intem- perante. Qui nuoce straordinariamente il concetto dell'» u g u a 1 e va- lore degli uomini dinanzi a D i o »; si proibirono azioni e con- vinzioni che in sè facevano parte delle prerogative degli uomini forti, — come se essi fossero, in sè, indegne dell'uomo. Si diffama- rono tutte le tendenze degli uomini forti; erigendo tutti i mezzi dà difesa dei p-ù deboli (più deboli anche verso se stessi) come norma del valore. La confusione giunge sino al punto da stigmatizzare alla let- tera, i grandi virtuosi della vita (il cui dominio su di sè è in profondo contrasto coi viziosi e gl'intemperanti), con i nomi più ingiuriosi. Ancor oggi si crede di dover disapprovare un Cesare Bor- gia : è semplicemembe ridicolo. La chiesa ha scomunicato degli im- peratori tedeschi in grazia dei loro vizi, come se un monaco o un prete avesse diritto di giudicare ciò che un Federico II poteva esi- gere da se stesso. Un Don Giovanni è mandato all'inferno: è molto ingenuo. Avete notato che mancano nel cielo tutti gli uomini inte- ressanti?... questo è solo un avviso alle donnine perchè sappiano dove potranno trovar più sicuramente la loro salvezza. Se si pensa con un po' di coerenza e con una visione più approfondita a quello che è un « grand'uomo », si giunge alla certezza che la chiesa manda all'inferno tutti gli uomini grandi — essa lotta contro ogni « gran- dezza dell'uomo ». 563. Le passioni più potenti e più pericolose dell'uomo, quelle per