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32 — resistibili che una semplice rappresentazione è assolutamente impotente : non poter fare nessuna resistenza quando vien dato un ec- citamento, anzi dover obbedire ad esso : questa estrema irritabilità dei décadents rende tale sistema di castigo e di miglioramento as- solutamente senza senso. Il concetto di « miglioramento » si basa sulla presupposizione di un uomo forte e normale, di cui ogni singola azione deve essere in qualche modo compensata perchè esso non sia perduto per la comunità, per non averlo come nemico. 2. Lo Stato. 479. Principio: gli individui soli si sentono responsabili. Le collettività sono state inventate per fare delle cose che Tindividuo non ha il coraggio di fare : appunto per questo tutte le comunità e tutte le società sono mille volte più sincere e più istruttive intorno alla natura dell'uomo, dell'individuo stesso che è troppo de- bole per avere il coraggio dei suoi desideri... Tutto r« altruismo » si rivela come prudenza dell'uo- mo privato; le società non sono altruistiche l'una rispetto al- l'altra... Il comandamento dell'amore del prossimo non è stalo fi- nora mai allargato sino a divenire il comandamento dell'amore del vicino. Per questo riguardo, anzi, vale ancora quello che si trova nella legge di Manu : « Dobbiamo considerare come nostri nemici tutti i regni a noi limitrofi e così pure tutti i loro alleati. Per la stessa ragione invece dobbiamo considerare i vicini di questi ul- timi come nostri amici ». Lo studio della società è tanto prezioso perchè l'uomo consi- derato come società è molto piiì ingenuo dell'uomo « singolo ». La « società » non ha mai considerato la virtù altrimenti che come mezzo della forza, della potenza, dell'ordine. Con quanto candore e con quanta dignità dice Manu : « La virtù potrebbe diffìcilmente sostenersi colle sue sole forze. In ultima ana- lisi solo il timore del castigo tiene a posto gli uomini e lascia ognuno nel tranquillo possesso di ciò che è suo ». 480. Voi tutti non avete il coraggio di uccidere un uomo, o soltanto — 2