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24 — nel sentire, come sentiamo noi spiriti liberati ohe non siamo costretti in un sistema di fini! E per cui i concetti di « ricompensa » e « puni- zione » non hanno la loro sede nella natura dell'esistenza! E per cui l'azione buona o cattiva è da chiamarsi tale non per sè, ma solo in riguardo a certe tendenze di conservazione delle associazioni umane! E per cui ancora i nostri conti di gioia e dolore non hanno un signì- fìf-ato cosmico e ancora meno metafisico! — (Quél pessimismo, il » pessimismo del sig. dj Hartmann, che si ripromette di pesare sul bilancino il piacere e il dolore dell'esistenza stessa, con la sua arbi- traria inclusione nel carcere delle vedute precopernicane, sarebbe qualcosa di arretrato e di retrogrado quando non fosse solo il cattivo scherzo d'un berlinese). 461, La « crescente autonomia dell'individuo » : ne parlano questi filosofi parigini, come Fouillèe : essi dovrebbero aver di mira sel- lano Ja rae moutonnière, di cui fanno parte!... Aprite gli occhi, 0 signori sociologi dell'avvenire! L'individuo è diventato forte sotto le condizioni contrarie; voi descrivete l'indebolimento e il peggiora- mento delTuomo, voi stessi lo volete ed usate perciò l'intero apparato di menzogne del vecchio ideale! Voi siete di tal fatta, che considerate effettivamente come ideale i vostri bisogni di animali da gregge. .Assoluta mancanza di rettitudine psicologica. 462. Evidentemente opposti i due tratti che caratterizzano gli Eu- ropei moderni: l'individualismo, e l'esigenza di eguali diritti: questo io lo comprendo alfine. Vale a dire, l'individuo è una vanità estre- mamente suscettibile; questa vuole, nella sua coscienza, che, non appena soffre, ogni altro si trovi nelle stesse condizioni, vuole essere solo inter pares. Con ciò si caratterizza una razza socievole, in cui 1 talenti e le forze non differiscono considerevolmente. La super- bia, che vuole isolamento e pochi estimatori, non può essere capita; i « grandi » successi si hanno solo mediante le masse, anzi, si com- prende a stento che un successo di massa è sempre propriamente un piccolo successo : perchè pulchmm est pauromm homimtni. Nessuna dottrina morale riconosce un « ordinamento gerarchico » degli uomini; nessun giurista una coscienza della comunità. Il prin- cipio individualistico tien lontani gli uomini sommi ed ha caro l'occhio più acuto e la più pronta intuizione di un talento fra gli - 2