Pagina:Nietzsche - La volontà di potenza, 1922.djvu/212

14 - Sembra che un piccolo impedimento, il quale è vinto, e a cui succede tosto un altro piccolo impedimento, che è pure vinto — questo giiioco di opposizione e vittoria ecciti aJ massimo ogni sen- timento complessivo della potenza sovrabbondante, che costituisce la natura del piacere. 11 processo contrario, un accrescimento della sensazione di do- lore mediante piccoli stimoli piacevoli, manca: piacere e dolore non sono niente di opposto. Il dolore è un processo intellettuale, nel quale è chia- ramente distinto un giudizio, — il giudizio « dannoso », in cui è assommata una lunga esperienza. Non vi è in sè nessun dolore. Non èia ferita, che fa male; è l'esperienza; di quali tristi conse- guenze può essere una ferita per Tintero organismo, esperienza che parla in forma di quella profonda scossa, detta dolore (cogli influssi nocivi, che sono rimasti sconosciuti all'antica umanità, per es. di nuovi composti chimici velenosi, manca anche la rivelazione del dolore, — e noi siamo perduti). Nel dolore lo specifico proprio è sempre la lunga scossa, il tre- mito conseguente a un colpo terrificante nella regione cerebrale del sistema nervoso : — non si soffre propriamente per la causa del do- lore, (per esempio per una lesione), ma per la lunga perturbazione di equilibrio, che segue a quel colpo. Il dolore è una malattia della regione nervea cerebrale, il piacere non è niente affatto una ma- lattia. Che il dolore sia causa di movimenti di opposizione ha invero l'apparenza per sè ed anche il pregiudizio filosofico; ma nei casi subitanei, se si osserva bene, il movimento di opposizione si ma- nifesta prima che la sensazione di dolore. Mi troverei in cattive con- dizioni, se in un inciampo io dovessi aspettare, fino a che il fatto abbia suonato alla campana della coscienza, e un cenno di ciò che devo fare sia telegrafato indietro. Piuttosto io distinguo così chia- ramente come è passibile, che prima si attua il movimento opposto del piede, per guardarsi dalla caduta, e poi, a una distanza di tempo misurabile, si rende sensibile una specie di onda dolorosa nel cer- vello anteriore. Non si reagisce quindi al dolore. Il dolore viene proiettato in seguito nella parte offesa: — ma la natura di questo dolore lo- cale non è tuttavia espressione del modo di offesa locale; è nn puro segno di localizzazione, di cui la forza e il tono sono conformi alla offesa, che i centri nervei hanno ricevuto. Che in seguito a quel colpo