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t - 196 — possibile di costruire un ordine scientifico dei valori semplicemente su una scala di numeri e misure di forza Tutti gli altri (I valori » sono pregiudizi, ingenuità, malintesi. — Essi sono in gene- rale riducibili a quella scala di numeri e misure deUa forza. L'avanzare in questa scala significa ogni accrescimento in valore: il regresso significa diminuzione di v al or e. Qui si ha di contro l'apparenza e il pregiudizio. (I valori morali sono solo valori apparenti, confrontati con quelli fisiolo- gici). 405. «La sensazione di forza non può procedere dal mo- vimento : la sensazione in generale non può procedere dal movi- mento. » c< In favore di questo parla soltanto una esperienza apparente: in una sostanza (cervello) viene prodotta una sensazione con un movi- mento trasmesso (stimolo). Ma prodotto? Sarebbe allora dimostrato che la sensazione ivi non esiste ancora? cosicché il suo sopravvivere dovrebbe essere riferito come atto creativo del movimento soprav- venuto? Lo stato privo di sensazioni di questa sostanza è soltanto una ipotesi! non una esperienza! — La sensazione quindi come proprietà della sostanza: vi sono sostanze senzienti ». « Abbiamo noi esperienza di certe sostanze, che non abbiano sensazione? No, solo non esperimentiamo, che esse l'abbiano. È im- possibile derivare la sensazione dalla sostanza non senziente ». — O che precipitazione! 406. Si è mai già constatata una forza? No, ma azioni, tradotte in una lingua perfettamente straniera. Ma la regolarità nella succes- sione ci ha così male avvezzi, che non ci maravigliamo di ciò che è meraviglioso. 407. Una forza, che noi non ci possiamo rappresentare, è una parola vuota, e non può avere diritto di cittadinanza nella scienza : come la cosidetta forza puramente meccanica di attrazione e di repulsione, che ci vuol rendere il mondo r a p p r e s en t a b i 1 e, e nul- l'altrol — 1