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95 — 397. Delle interpretazioni del mondo, che fin qui sono state tentate, sembra oggi ciìe quella meccanica stia vittoriosamente in primo or- dine. Essa ha verosimilmente dalla sua parte la buona coscienza: e nessuna scienza civde per sè stessa m un progresso o successo, se non è raggiunto con l'aiuto dei procedimenti meccanici. Ognuno conosce questa procedura : si lasciano la « ragione » e i « fini » andare alla buon'ora, si dimostra che con una durata conveniente tutto può ve- nire da tutto; non si nasconde un riso maligno, quando ancora una volta si può ricoondurre r« apparente intenzionalità nel destino » di una pianta o di un uovo a pressione o urto : in breve, si rende omag- gio con tutto il cuore, se in una questione così seria è permessa una espressione scherzosa, al principio della stupidità piià grossolana. Frattanto succede appunto per gli spiriti più coltivati, che si trovano in questa condizione, di provare un presentimento, un'angoscia, come se la teoria avesse un buco, che presto o tardi potesse divenire il suo ultimo buco; voglio dire quello m cui si fischia, quando si è agli estremi. Non si possono a loro volta spiegare pressione ed urto, non ci si può disfare deWactio in dislans; — si è perduta la stessa fede nella possibilità della spiegazione, e si concede con aria arci- gna che è possibile descrìvere ma non spiegare, che V interpreta- zione dinamica del mondo, con la sua negazione dello « spazio vuoto » e decrli atomi massicci prenderà presto il predominio sui fisici : col che certamente si erige a Dynamis una qualità interna.... 398. fi concetto meccanico del « m o t o » è già una traduzione del pro- cesso originario nel linguaggio figurato di occhi e tatto. Il concetto « atomo », la distinzione fra una « sede della forza agente e la forza stessa » è un linguaggio figurato proce- dente dal nostro mondo logico psichico. Non dipende dalla nostra preferenza di mutare il nostro mezzo di espressione; è possibile di comprendere in quanto è pura semiotica. La ricerca di un modo adeguato di espressione è in- sensata: è nella natura di una lingua, di un mezzo di espressione, di esprimere una pura r e 1 a z i o n e.... Il concetto di « verità » è un controsenso. L'intero dominio di «vero e falso» si riferisce solo a relazioni tra esseri, non air« in sè »... Non vi è un « essere in sè » (sono le relazioni che costituiscono gli esseri — ), così come non può darsi una « conoscenza in-sè ». -