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26.


Il nichilismo come stato normale.

Può essere un segno di forza: la forza dello spirito può essere così cresciuta che i fini avuti sin qui (convinzioni, articoli di fede) sono ad esso sproporzionati (una fede cioè, esprime in generale la costrizione di condizioni d’esistenza, l’assoggettamento all’autorità delle circostanze, in cui un essere prospera, cresce, acquista forza); d’altra parte il nichilismo è anche un segno di una forza non sufficiente a proporsi ancora in modo produttivo uno scopo, un perchè, una fede. Esso raggiunge il suo massimo di forza relativa quale forza prepotente della distruzione: quale nichilismo attivo. Il suo opposto sarebbe il nichilismo stanco che non mette mano a nulla: la sua forma più famosa è il buddismo; quale passivo nichilismo, quale segno di debolezza; la forza dello spirito può esser stanca, esaurita, così che i fini e i valori avuti sin qui non sono più adatti e non trovano più fede — che la sintesi dei valori e dei fini (su cui si appoggia ogni forte cultura) si scompone, in modo che i singoli valori sono in basso — decomposizione — che tutto ciò che ricrea, guarisce, tranquilla, assopisce, viene in evidenza sotto diversi travestimenti, religiosi, morali, politici, estetici, ecc.


27.


Il nichilismo rappresenta uno stato intermedio patologico (patologica è la straordinaria generalizzazione, la conclusione che non raggiunge nessun senso) sia che le forze produttive non siano ancora abbastanza solide, sia che la «dècadence» esiti ancora e non abbia ancora trovato il suo rimedio.

Presupposizione di questa ipotesi: — che non esiste nessuna verità, che non esiste nessuna assoluta costituzione delle cose, nessun «in sè». Questo non è che nichilismo e il nichilismo più estremo fa consistere il valore delle cose precisamente in questo, che nessuna realtà corrisponde nè mai è corrisposta a questi valori, mà che questi sono soltanto un sintomo di forza da parte dei creatori di valori, una semplificazione in pro della vita.


28.


La domanda del nichilismo: «a che scopo?» deriva dall’uso in-