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t - 170 — Il pensiero razionale è un interpretare se- condo uno schema, da cui non possiamo libe- rarci. 345, Tutto l'apparato della conoscenza è un apparato di astrazione e semplificazione — non diretto alla conoscenza, ma al dominio delle cose : « fine » e « mezzi » sono così lontani dall'essenza come i « concetti ». Col « fine » e coi « mezzi » noi ci impadroniamo del processo (inventiamo un processo, che sia afferrabile), ma coi «concet- ti » ci impadroniamo delle « cose » che compiono il processo. 346. La forza creativa, che ha inventato le categorie, lavorò in servi- gio del bisogno, ossia della sicurezza, della facilità maggiore nell'in- tendere per mezzo di simboli, suoni segni di abbreviazione: — non si tratta qui di verità metafisiche sulla «sostanza», «soggetto», « oggetto », « essere », « divenire ». — Sono i potenti che hanno fatto una legge dei nomi delle cose, e tra i potenti sono i più grandi arte- fici d] astrazioni, che hanno formato le categorie. 347. No n " con oscere_»^ ma schemalizzare, — attribuire a.l caos tanto di regolarità e di forme, quanto può bastare al nostro bisogno pra- tico. Nella formazione della ragione, della logica, delle categorie, il bisogno ò stato legge: il bisogno non di conoscere, ma di subsu- mere, di schematizzare, pel fine della spiegazione, del calcolo... (l'aggiustare, il preparare ciò che è simile, uguale, — lo stesso pro- cesso, che penetra ogni impressione di senso, è lo sviluppo delia ra- gione). Qui non ha agito un'« idea » preesistente: ma l'utilità, il fatto che solo se vediamo le cose grossolanament-e eguagliate, esse diven- tano per noi calcolabili e maneggevoli... La finalità nella ra- gione è un effetto, non una causa: con ogni altro modo di ra- gione, di cui vi sono continuamente in noi inizii, la vita fallisce, sfugge allo sguardo, diventa troppo diseguale. Le c ateg orie sono « verità » soltanto nel senso.-che-peF-noi_di- vengono condizioni di vita : cogie lo spazio euclideo è una tale condi- zionata « veri tà »■ Parlandone in sè : perchè nessuno considererà in- declinabile la necessità che esistano appunto gli uomini, la ragione, -