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00 - Potrebbe accadere la stessa cosa circa le cosi dette categorie della ragione: queste medesime potrebbero, dopo molto bran- colare e tentare qua e là, essersi confermate mediante una relativa utilità.... Vi fu un punto nel quale l'uomo si raccolse, si portò alla coscienza come un tutto — e nel quale si ordinavano queste categorie, vale a dire esse agirono come ordinatrici. Da allora esse valsero come a priori, come al di là dell'esperienza, come inne- gabili. E forse tuttavia non esprimono altro che una determinata finalità di razza e di specie, — soltanto la loro utilità è la loro « verità ». 326. Che il valore del mondo si trovi nella nostra interpre- tazione ( — che forse in qualche luogo siano possibili interpretazioni diverse da quella puramente umana — ) che le interpretazioni fin qui date siano apprezzamenti prospettici, per mezzo dei quali noi ci sosteniamo in vita, vale a dire nella volontà di potenza, di au- mento di potenza, che ogni elevazione dell'uomo tragga seco la vittoria su più anguste interpretazioni, che ogni nuovo raf- forzamento e ampliamento di potenza schiuda nuove prospettive, e dia fede a nuovi orizzonti — questo risulta da tutti i miei scritti. Il mondo, che tanto ci importa, è falso, cioè non è fatto reale, ma una coloritura e un arrotondamento di una magra somma di osser- vazioni; il mondo è « in fluire», come qualcosa che diviene, come una falsità che si sposta sempre, che non si avvicina mai alla ve- rità: infatti — non vi è alcuna « verità ». 327. La « verità » a pri ori maggiormente credute sono per me — po- stulati provvisori, per es. la legge della causalità, abitudini molto bene esercitate della fede, così incorporate, che a non credervi il genere andrebbe in rovina. Ma sono esse per ciò verità? Quale conclusione! Come se la verità venisse provata con ciò, che l'uomo continua a sussistere! 328. L'errore della filosofia consiste in ciò, che invece di vedere nella logicae nelle categorie di ragione un mezzo per il riordiname nto de l ffl ondo a scopo di util ità (quindi « principalmente » per ua'utile fal- sificazione), si cfe(Mte_dj_^vgrejTi., esserli criterio della. vBjità, eri-