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antimoderno nel più alto grado. — Di qui risulta che i principi disorganizzatori danno il carattere al nostro tempo.


16.


I mezzi di una volta per realizzare attraverso lunghe generazioni condizioni durature, uniformi. Possesso inalienabile del suolo, riverenza degli antichi, (origine della fede negli dei e negli eroi quali primi antenati). Ora il frazionamento del suolo fa parte della tendenza opposta: un giornale (in luogo della preghiera quotidiana) ferrovia, telegrafo. Accentramento in un’anima di una enorme quantità di interessi diversi, la quale anima perciò deve essere molto forte e adattabile.


17.


La «modernità» considerata sotto la figura della nutrizione e della digestione.

La sensibilità indicibilmente più eccitabile (sotto veste morale: il crescere della compassione), l’abbondanza d’impressioni disparate, più grande che mai; il cosmopolitismo dei cibi, delle letterature, dei giornali, delle forme, dei gusti, persino dei paesaggi. Il tempo di questo affluire è un prestissimo. Le impressioni si cancellano: ci si difende istintivamente dall’assorbire qualcosa e dal lasciarsene impressionare profondamente, dal digerirla. Il risultato di questo è l’indebolimento del potere digestivo. Interviene una specie di adattamento a questa sovrabbondanza d’impressioni; l’uomo disimpara ad agire, reagisce solo alle eccitazioni che vengono dall’esterno. Adopera le sue forze, parte nell’assimilazione, parte nella difesa, parte nella risposta. Profondo indebolimento della spontaneità: lo storico, il critico, l’analitico, l’interprete, l’osservatore, il collezionista, il lettore — sono tutti talenti reattivi, tutti sono scienza!

Artificiosa preparazione della propria natura a diventare uno specchio: si è interessati, ma nello stesso tempo di un semplice interesse superficiale; c’è una freddezza fondamentale, un equilibrio, una temperatura mantenuta bassa, proprio al disotto di quella sottile superfìcie, sopra la quale c’è calore, movimento, tempesta, giuoco d’onde. Contrasto fra la mobilità esteriore e una certa profonda pesantezza e stanchezza.