Pagina:Nietzsche - La volontà di potenza, 1922.djvu/136

38 - più nobili. Non si deve dare mai tregua finché non sia interamente distrutta una cosa: l'ideale dell'uomo inventato dal cristian€simo, le esigenze che il cristianesimo fa all'uomo, il suo sì e no, riguardo all'uomo. L'assurdo resto della favola cristiana, quella specie di ragnatela di concetti e la sua teologia non ci riguardano; anche se fosse mille volte più assurdo, noi non alzeremmo un dito per opporci ad esso. Ma noi combattiamo quell'ideale che colla sua bellezza morbosa, colla sua seduzione femminile, colla sua segreta eloquenza diffama- trice, incoraggia tutte le viltà e tutte le vanità delle anime stanche — e le più forti hanno ore di stanchezza — come se tutto quello che in simili momenti può parere più utile e più desiderabile, la fidu- cia, l'ingenuità, la modestia, la pazienza, l'amore del prossimo, la abnegazione, la sottomissione alla volontà di Dio, una specie di de- posizione e di abnegazione di tutto il proprio io, fosse in sè ciò che vi è di più utile e di desiderabile; come se questo piccolo modesto aborto d'anima, il virtuoso animale della mediocrità, la pecora da gregge che si chiama uomo, avesse non solo la preminenza sulla specie d'uomo più forte, più cattiva, più avida, più altera, più pro- diga e quindi cento volte più esposta al pericolo, ma presentasse ad- dirittura all'uomo l'ideale assoluto, la meta, la norma, l'oggetto del supremo desiderio. Jj'aver eretto questo ideale costituiva sinora la tentazione più inquietante a cui l'uomo sia stato esposto, poiché con esso si minacciava di distruggere gli uomini eccezionali, quelle forti indi- vidualità meglio riuscite, quei casi fortunati di uomini in cui la vo- lontà di potenza e di sviluppo dell'intero tipo uomo, fanno un passo avanti. Con la valutazione di questo ideale doveva essere ostacolato sin dalle radici lo sviluppo di questi uomini più che umani, i quali accettano volontariamente, grazie alle loro esigenze e ai loro compiti superiori, una vita più pericolosa (dal punto di vista economico si direbbe : aumento delle spese d' impresa con una maggiore improbabilità di riuscita). Che cosa combattiamo nel cristianesimo? — Che esso voglia spezzare i forti, scoraggiare il loro coraggio, sfruttare le loro ore cattive e le loro stanchezze, trasfor- mare la loro altera certezza in inquietudine e in angoscia di co- scienza, che esso sappia rendere velenosi e malati gl'istinti r.obili fino a che le loro forze, la loro volontà di potenza si ritorca contro se stessi — fino a che i forti periscano per l'eccesso del loro auto- disprezzo e dei cattivi trattamenti che infliggono a se stessi: quello — 139 —