Pagina:Nietzsche - La volontà di potenza, 1922.djvu/103

05 - appunto non deve falsificare con una falsa disposizione di de- duzioni e di dialettica, cose e pensieri a cui egli è giunto per altre vie. Così Kant falsifica nella sua « morale » la sua interna tendenza psicologica : un esempio ancora piìi nuovo è Tetica di Herbert Spen- cer. Non si deve celare, nè guastare il fatto del come i nostri pen- sieri ci sono venuti. I libri più profondi e i più inesauribili avranno sempre un po' del carattere aforistico e immediato dei I^ensées- di Pascal. Le forze e gli apprezzamenti che imprimono il moto sono ben al di sotto della superfìcie: ciò che viene alla luce è l'effetto. Io mi oppongo a tutto il tartufism£ della falsa scienza: 1) riguardo all'esposizione, se essa non rappresenta la genesi dei pensieri. 2) nelle pretese e metodi i quali forse non sono ancora af- fatto possibili in un dato tempo della scienza; 3) nella pretesa all'oggettività, alla fredda assenza di personalitìi, in cui noi parliamo con due parole di noi e delle nostre intime esperienze, come di tutti gli apprezzamenti. Ci sono specie ridicole di vanità, per esempio Saint-Beuve, che per tutta la vita si è inquietato per aver avuto qua e là del vero calore e della pas- sione « prò » 0 « contro » e l'avrebbe volentieri cancellata dalla sua vita con ima menzogna. Quando, attraverso l'uso, la morale è stata per così dire, accu- mulata in una lunga catena di generazioni, — e così la finezza, la prudenza, il valore, la giustizia — la forza complessiva di questa virtù accumulata, brilla persino in quella sfera in cui la lealtà è più rara, nella sfera intellettuale. In ogni divenir conosciuto si esprime un malessere dell'organismo; se si deve cercar qualcosa di nuovo niente sembra abbastanza buono, c-'è fatica, tensione, sovrec- citazione — questo è appunto il divenir cosciente... Il genio sta nel- l'istinto, e così pure la 'bontà. Si agisce perfettamente solo in quanto si agisce istintivamente. Anche considerato dal punto di vista mo- rale, ogni pensiero che si svolge coscientemente è un puro tentativo, per lo più l'opposto della morale. L'onestà scientifica è sempre messa in mostra quando il pensatore comincia a ragionare : si faccia la prova, si metta i più saggi sulla bilancia, mentre si fanno parlar di morale... Si può dimostrare che tutto il -pensiero che ha luogo cosciente-