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che i comunelli ripristinati non avevano nè potevano avere persone capaci di amministrarli saggiamente.

Spettava al Ginevri ottenere che si soddisfacessero i secolari desideri di Pergola.

Eletto dal Consiglio Provinciale a far parte della Commissione incaricata di proporre la nuova circoscrizione territoriale dei comuni, ordinata con la legge comunale e provinciale del 65, e nominato poi dalla Commissione stessa suo Relatore, egli chiese, fra l’altro, che i comunelli di Fenigli, M. Secco, M. Rolo, M. Vecchio e S. Vito venissero annessi alla città nostra. La sua proposta trovò molte opposizioni, giacche non pochi del Consiglio erano d’opinione che fosse giusto fare di S. Vito, M. Rolo e M. Vecchio un comune a sè, con S. Vito per capoluogo, e non pochi altri consiglieri erano rimasti non troppo favorevolmente impressionati dal fatto che in tutta la Provincia era proprio la patria del Relatore della Commissione per le nuove circoscrizioni territoriali che avrebbe dovuto ottenere il maggior ampliamento di territorio. Ma, ad ogni modo, il Ginevri vinse; e vinse anche negli anni seguenti, quando S. Vito, M. Rolo, M. Vecchio e M. Secco avendo reclamato al Governo per la loro aggregazione al nostro Comune, questa era stata di nuovo