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Il ridir tutto, che ci chiama al compianto della perdita del Cavaliere Antonio Coppi, qui lungo sarebbe.

Le opere sue, variate e molte assai copiose di senno e di erudizione storica ed archeologica, hanno bella fama in Italia. Nè per toccar di tulle ricorderò soltanto quella interessantissima degli Annali d’Italia al seguito del Muratori, che a dir vero lo resero cotanto benemerito nel mondo letterario, sia per la verità, chiarezza, concisione e piano stile, con che seppe condurne gl’interessanti periodi storici: lavoro reputato già di utilità pubblica, e sol questo sufficiente ad eternare la sua memoria.

Ma tacendomi per brevità su ciò, quanto alla sua vita, non meno priva d’interesse, mi piace dire che trasse i suoi natali in Andezeno, terra della provincia di Torino, ai 22 di aprile 1783 da Vittorio e Maria Cocchis, di civile condizione e di limitate fortune.

Una lieve imperfezione naturale lo rese alquanto balbuziente e perciò difficoltoso nel parlare e non sempre facile per esser compreso.