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da questo passando al sì detto monte dei frati, che forma la delizia di questi filantropici padri, si osserva un ameno colle vestito di cipressi, e qua e là interrotto da’ tratti di terreno, coltivato ad uso di orto, ed ornato di viti, e di ulivi.

Disceso questo colle, non lungi dal quale in una valletta detta di S. Donato si prende la buona acqua delle due fontane di Trento, fa d’uopo, se stanco non sei, dirigere il cammino per istrada cattiva, e che è la continuazione di quella, per la quale si giunse al convento de’ Riformati, al Ponte Cornicchio sopra il Fersina, ed osservare, come quivi il Fersina sortendo da vive roccie si allarga verso il piano dirigendosi in linea retta verso l’Adige; e come il Fersina in parte viene inviato verso la città per ampio canale, sul quale sì fuori di città che in città stessa vi sono varj filatoj e mulini.

Nel ritornare per la stessa via sotto al colle dei Riformati non ti sarà discaro l’entrare nel suburbano del Sig. Conte Podestà Giovanelli, ove si vede natura, ed arte molto bene unite a procurare piacevoli ore di divertimento a chi l’osser-