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in maschera, e nel ballo in tempo di carnovale, nei giuochi della palla, e del pallone, e nel bersaglio. I giuochi di carte formano il trattenimento della classe più agiata; tuttavia non sono molto coltivati come altrove.

Si parla in Trento un dialetto italiano, creduto il migliore, che ad eccezione del veneto venga parlato nell'Italia superiore. L'abate Bettinelli nel suo risorgimento della letteratura italiana dopo il mille lo annovera fra i dialetti d’Italia, che partecipano più degli altri dell'asiatico.

Molti sono gli uomini, che in Trento in scienze, arti, e lettere si distinguono, e si distinsero, dei quali si ommetteranno i viventi per non offendere la loro modestia, e dei trapassati solo pochi si accenneranno per non sortire dai limiti proposti, e per non entrare in una materia, che merita estesamente, e da intelligenti persone essere trattata. Basti il rammentare il pittore Gironimo da Trento, l’incisore Antonio Fantucci, i miniatori Annunzio Galluzzi, e Fedele Galluzzi sua figlia, lo scultore Alessandro