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Giulio Romano Pittore ed Architetto
Trà tutti i buoni allievi di Rafaelle fù il più erudito, fece il dissegno per la Vigna di Madama, da lui condotta e dipinta, esprimeva sempre meglio i suoi concetti ne' dissegni, che nell'operare ò nelle pitture, vedendosi in quelli più vivacità, finezza ed affetto. Finì con Gio: Francesco la Sala di Constantino comminciata dà Rafaelle, come anche le historie di Constantino et battaglie bravamente da lui condotte: ha fatto il suo proprio ritratto frà altri virtuosi nel med:mo palazzo; ha pinto una tavola di S. Stefano in Genova mirabile si vede à Monaci de monte Oliveto. Il troppo nero offende quasi tutte le sue pitture: ha fabricato a Mantova fuori della porta di S. Sebastiano, lontano un tiro di balestra un luogo chiamato T. in mezzo à una prateria; il quale deve esser adorno di molte belle pitture da lui ritoccate, come frà altre la stanza dove è dipinta la favola della Psiche etc. tutte queste storie sono intagliate da Battista Franco Venetiano. Vi è anche benissimo rappresentato il precipizio delli Giganti, che deve essere stupendo. In S. Andrea di Mantova si vedono molte sue pitture come anche appresso varii particolari. Per l'arrivo di Carlo V vi fece molte feste, nelle quale non hebbe il suo paro. Morì all'età di anni 54. nell'anno 1546. è sepolto in S.ta Barnaba in Mantova. Nelle vigne di Madama bissogna osservare il suo Polifemo dipinto colli satiri all'intorno, ad imitatione di Timanthe.