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Protomaco.

(con sorriso forzato)

Bellissimo!

Tucrito.

(a Protomaco, guardando amorosamente Nicarete)

Vogliam vedere su quel collo di neve come sta? (sorridendo fa cenno a Nicarete di volergliela cingere egli stesso)

Nicarete.

(civettuola lasciando fare)

Ma tu mi abitui male, Tucrito!... queste sono spese pazze. Digli tu, Protomaco, che non va bene.

Tucrito.

(a Protomaco)

Tu non mi dire niente... cioè... dille un po’ a lei, che alla festa del buon dio Dionisio, adesso tocca a lei di far onore: e una brava figlia di Atene sa in che modo va fatto onore agli ospiti. Nicarete?... Andiamo!... Non per nulla t’hanno baciata le Muse... non ci hai detto sulla cetra ancor nulla...

Nicarete.

(schermendosi)

No... oggi non ho voglia...

Tucrito.

Via! Sai bene che all’ospite il sorriso delle Piérie non si nega. (a Protomaco) Se sentissi come si è fatta brava!... Andiamo, Nicarete... facci sentire...