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Tucrito.
Nevvero?... Ma è meglio così... (pausa) E del ripudio ha pianto sai! Oh, ti ha voluto molto bene!...
Protomaco.
(con un ritorno di speranza)
E...?
Tucrito.
E adesso ne vuole a me. (Protomaco resta sconcertato)
Protomaco.
L’hai sposata?
Tucrito.
(sospirando)
Magari!... La legge è inesorabile... Donna ripudiata per adulterio, è interdetta dai templi e dai talami. Ateniese che la sposa incorre la pena stessa di chi sposa una forestiera, e la donna è venduta. Non per niente le ho fatto mutar nome. Nicarete oggi passa per mia moglie; io per suo marito; e come lo fossimo, viviamo felici...
Protomaco.
Ah sì?...
Tucrito.
Mosconi in casa mia non ne ronzano. Tu sei il solo Ateniese che ho lasciato venire qui. Ma tu sei innocuo... È un’altra cosa.
Protomaco.
Io... innocuo?