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Infrattanto nella casa de' tre fratelli anco la boccetta d'acqua del secondogenito la veddano intorbidita, e però il terzogenito nun istiede a cancugnare; volse partire alla ricerca de' fratelli, e sellato il cavallo ci montò su, prese con seco il cane, la lancia e lo stioppo, e via a galoppo. Cammin facendo anco il terzogenito domandava alla gente delle nove: - Ci son egli mai passati per di qui du' giovani in tutto e per tutto compagni a me? E la gente: - Che omo buffo, che vo' siete! In che maniera vo' ricercate sempre delle medesime cose? Oh! non siete voi quello dell'altre volte? Che matto! Accosì il terzogenito capiva la strada tienuta da' su' fratelli e finì con l'arrivare nella città, che lo ricevette con gran festa, come un morto risuscitato, e lo condussan dal Re, e al solito, tanto il Re, che la Principessa e la Corte lo credettano, per la gran somiglianza, il primogenito. Lui pure la sera se n'andiede a letto con la Principessa, ma si finse stracco e dormì sur una sponda insenza toccare la sposa, e poi la mattina di levata aperse la finestra, vedde la selva e disse: - I' ci vo' ire a caccia. Figuratevi se la Principessa a quel proposito si disperò! Scrama: - Ma dunque, proprio ti garba d'andare in perdizione? Decco il gran bene, e tu vo' farmi morire dalla paura e dall'ascherezza. Il terzogenito però, che aveva in core di vedere se i su' fratelli si potevano ritrovare, non gli diede retta, e partì col cane e le su' armi in nelle mane. Quando il terzogenito fu nella selva tirò delle stioppettate e ammazzò dimolti uccelli; ma tutto a un tratto si leva il solito temporale, sicché molle gli conviense rifugiarsi nella grotta, addove guardate ben bene le statue ci ricognobbe subbito anco i su' due fratelli. Dice allora intra di sé: - Qui c'è dicerto qualche inganno; dunque, starò con gli occhi aperti. Intanto accese il foco per rasciugarsi e per cocere la caccia, e di lì a un po' deccoti apparisce la vecchina, che con de' daddoli gli addomandò che la lassasse riscaldarsi; ma il giovane gli diede un'occhiataccia di traverso e con mal garbo gli disse: - Fatti in là, brutta strega, accanto a me non ti ci voglio. La vecchiarella parse scombussolata a quell'accoglienza; frignando arrispose: - Oh! che vo' nun avete punta carità del prossimo? Eppure i' ho da offerirvi come cenar meglio; del sale [