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Principessa arrivolse gli occhi in verso del giovane, e tra' pianti arrispose: - Disgraziato! va' via; insennonò il Mago avrà oggi dua invece di me sola da divorare. 'Gli è un Mago tutto pieno d'incantesimi; come vo' tu fare a ammazzarlo? Il giovane, che nel guardare la Principessa se n'era subbito innamorato a bono, gli disse: - Tant'è, oramai vo' correre questo risico per amor vostro, e sarà poi quel che è destinato. Nun ci corse dimolto tempo da questi ragionari, che scoccò il tocco di mezzogiorno all'orologio del palazzo, e la terra principiò a strabalzare, e di repente e con gran fracascio si spalanca una buca e da quella tramezzo al foco e al fumo scaturisce fora il Mago dalle sette teste; e insenza pencolìo andiede infurito verso la Principessa con tutte le sette bocche aperte per azzannarla, e intanto fistiava dalla gioja, perchè aveva visto che in quel giorno c'eran du' corpi da farne pasto. Ma il giovane nun istiede a aspettare. Salta di balzo a cavallo, sprona contro il Mago, gli aizza il cane per imbrogliarlo e con una lanciata lo passa parte parte; e in quel mentre che il cane lo tratteneva co' denti, il giovane, sceso giù dalla sella, con la scimitarra mozzò in un attimo tutte e sette le teste di quel Mago infame, sicché l'ebbe morto, perché con quella furia di levargli le teste s'era rotto l'incantesimo; e accosì la Principessa scansò la su' fine e la città viense liberata da quel fragello. Quando il Mago nun deva più segno di vita, disse la Principessa al giovane: - Ora tu sie' 'l mi' sposo: ma piglia i contrassegni della vittoria e portagli al Re, sicché lui cognosca che hai ammazzato il Mago e ti permetta di darmi l'anello. Allora il giovane tagliò le lingue dalle sette teste del Mago, le ravvolse in un pannolino, e rimontato a cavallo se n'andiede a un albergo per mutarsi i panni tutti polverosi e insanguinati, e poi comparire alla presenzia del Re in ficura garbata e pulita. O sentite i casi. In una casuccia vicina al giardino reale ci abitava un ciabattino maero, sudicio e stralinco, ma di gran furbizia e cattiveria. Lui da lontano aveva visto il combattimento e sentuti i discorsi tra la Principessa e il giovane, e mulinò in nella su' testa un chiapparello da birbone. Dice: - Approfittiamo di questo bue, che ha lasso per le terre le teste del Mago e sciupa il tempo per vestirsi alla splendida. Subbito il [