Questa pagina è ancora da trascrivere o è incompleta. |
poco ci corse che nun s'isvienissi ricognoscendo in quella donna morta la Bell'Ostessina; sicché si diede a disperarsi e il servitore badava a tirarlo via da quello spettacolo. Ma prima il Re volse pigliare un ricordo della su' ragazza, e però adagio adagio gli cavò di dito un anello con una pietra preziosa in vetta, e in nel cavarglielo gli parse di sentire che la morta aveva smosso la mano. Guà, dal terrore al Re gli s'addrizzorno i capelli in sul capo! Dice: - Qui c'è qualche incanto. O i' fo erro per la brama di questa ragazza, o lei nun è punto morta. Presto, s'ha a provare a spogliarla. Detto fatto, la portorno di peso sur un letto e lì gli levorno tutti i panni d'addosso e la corona di testa, sicché la Bell'Ostessina rimase gnuda come da nata; ma 'ntanto, a male brighe gnuda principiò a sciorinarsi, e si stirava e spalancava la bocca con de' gran sbadigli, quasimente si destassi dal sonno, e finalmente soccallati gli occhi, in nel vedersi a quel mo' in faccia a du' omini steva mezzo tra l'ingrullita e la vergognosa, e voleva in ugni mo' scappare e niscondersi. Il Re però si diede a rassicurarla e gli disse di nun aver paura di nulla, e poi gli fece il racconto di quel che era successo; e allora la Bell'Ostessina si racconsolò e si fece menare in nella su' cammera, addove c'eran sempre i su' vestiti di tutti i giorni e in un mumento ricomparse nel salone bell'e accomida con garbo. La vo' far corta, ché già ci si pole anco ficurare. Que' dua giovani lì assieme solingoli e innamorati com'erano, nun istiedan mica a dire de' paternostri; si sposorno senza 'l prete, e addio! e siccome nel palazzo incantato nun ci mancava il campamento da principi, nun si mossan più da quel logo per du' o tre anni, e in quel mentre gli nacquero du' be' figlioli masti; una delizia soltanto a vedergli. Ora bisogna sapere che il Re aveva sempre viva la su' mamma, e a lei dal giorno che il Re 'gli era sortito a caccia co' du' servitori nun gli rinuscì scoprire addove fusse. Mandò a cercarlo dappertutto, ma fu tutto inutile, sicché finì col crederlo bell'e morto, e doppo del tempo rimesse l'animo in pace e quasimente nun ci pensava più. Ma una volta eccoti capita daccapo la medesima Strolaga dall'Ostessa e gli racconta ugni cosa della sua figliola, che nun era mica morta, che 'nvece se la godeva alla grande, sposa del Re in un palazzo incantato. L'Ostessa in nel [52]