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pe' fatti sua e non tornava che a sera tardi; ma prima d'andarsene lei disse alla Bell'Ostessina: - Senti, dammi retta e fa' a mi' modo. I' sono una Fata, ma di quelle bone, e t'avvertisco che nun ti lassi abbindolare da nimo che vienga per questi dintorni. Bada! La tu' mamma malandrina la sta in sospetto che tu non sie' morta, e tra poco e' lo saperrà dicerto, e manderà anco della gente a ricercarti, perché t'ammazzino. Dunque, tieni bene gli occhi spalancati. E dettogli accosì, se n'andiede fora di casa. In quel frattempo l'Ostessa ripensava a quelle mane che il servitore nun gli aveva portate doppo morta la su' figliola, e sempre più gli s'accresceva il sospetto che il servitore fuss'un bel bugiardo e nun avess'ubbidito a su' comandamenti. 'Gli accadé che un giorno, lei standosene in sulla porta del su' albergo, e' vedde passare una Strolaga; subbito la chiamò per farsi strolagare. La Strolaga s'accosta, gli piglia la mana, e l'Ostessa gli addimanda se dientro al core lei ci pole leggere. Dice la Strolaga, doppo tutti i su' esami: - Bell'Ostessa, vo' siete in sul sospetto. Vo' avete una figliola e la credete morta; ma nun è vero. Invece lei è viva, sta da gran signora in un palazzo d'una Fata, che gli vole dimolto bene, e nissuno la potrà mai ammazzare. Questa nova rinuscì ostica all'Ostessa, sicché arrabbiata mulinò qualche altro tradimento per far morire la su' figliola, e infrattanto arrivare insino a lei; e siccome sapeva che gli garbavano i fiori, 'gli ordinò un gran mazzo e lo spargette sopra di veleno; e po' chiamato un servitore gli disse che doveva fingersi fioraio e andarsene a gridare: "Chi vol de' be' fiori?" sotto il palazzo della Fata. Il servitore nun intese a sordo e fece a quel modo appuntino. La Bell'Ostessina al gridìo del fioraio finto dismenticò gli avvisi della bona Fata; scese giù da sé e comperò il mazzo de' fiori: ma nun se l'era accosto a mala pena al naso, che cascò morta in sul mumento. Sicché rivienuta la Fata a casa, picchia e ripicchia all'uscio, nissuno gli apriva; e finalmente impazientita diede uno spintone al serrame e lo spalancò, e vedde in su per le scale lo spettacolo della ragazza morta stecchita. Scrama: - Te l'avevo detto, scapataccia, e te nun ha' volsuto ubbidirmi? La tu' mamma e' l'ha lunghe le mane! Ora, i' sare' anco capace di lassarti stare costì e nun ricorrere alla mi' arte per [