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a quella strega trasficurita, concredendola che fussi propio la Caterina; ma tutt'a un tratto gli parse di sentire de' rammarichii sotto terra in fondo della casa. Arrizza gli orecchi a quel lamentìo, comanda che ognuno tienga la bocca serrata e nun parli, e s'accorge che qualcuno cantava con voce piagnolente:
Mau maurino! La Bella è nel tino, La Brutta è 'n carrozza E 'l Re se la porta.
Il figliolo del Re allora s'insospettì, e volse che si cavassi 'l velo di capo alla sposa per vederla meglio, e subbito scoprì l'inganno; perché alla Brutta la coda gli era di già ricresciuta un bon po' e da tappargli gli occhi. 'Gli andiede in sulle furie il figliolo del Re, e cercata la Caterina la fece sortir fora dal tino, e sentenziò che ci barbassino in nel vero mumento la vecchia e la Brutta legate assieme, e doppo, nun contento, disse che gli fussi butto addosso una caldaia piena d'olio bollente. Figuratevi che gastigo! Quelle du' astiose creporno subbito allesse, e nun potiedan commetter più malestri. Il figliolo del Re poi sposò la bella Caterina, la menò al su' palazzo, addove camporno allegri e contenti per dimolti anni.
Stretta la foglia, larga la via, Dite la vostra ch'i' ho detto la mia.