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i per [483] qualunque delitto e renduti a' poveri i pegni del Monte a su' spesa, e per le chiese sonassen le campane a distesa in quel mentre che i preti cantavano il ringraziamento al nostro Signore Iddio. Ma nun si sa come, con tanto fracasso, Adelasio e l'Imperatrice si smenticorno di portare 'l figliolo al battesimo, sicché lui crescette vispolo e virtudioso 'nsino all'età di tredici anni 'nsenza essere stato battezzato. Quando 'l giovanotto finì i su' tredici anni, un giorno scrama a un tratto la su' mamma: - Eppure questo nostro figliolo nun ha per anco avuto 'l battesimo! Nun si trandugi di più, Adelasio, che ce ne poterebbe vienire del male. L'Imperatore mandò diviato al Papa che subbito saliss'al palazzo, perché lui voleva che gli battezzasi il figliolo e erede dell'Imperio con le su' propie mane, e il Papa ubbidiente al comando del su' soprano in un mumento fu alla su' presenzia per la cirimonia, e nentrato 'n cambera si mettiede a disaminare il giovanotto con grande attenzione. Dice doppo un po': - Come 'gli è che a lei tanto vecchio gli nascette un figliolo? Pare quasimente 'mpossibile. Arrispose Adelasio: - 'Gli è stato l'effetto d'un miracolo. I' ero nel mi' giardino nove mesi fa, e m'apparse un bel giovane che mi diede tre mela da mangiare, dua per la moglie e una per me, e accosì per la virtù di queste mela i' ho uto il figliolo. Il Papa a un simile racconto metté la mana sur una spalla del ragazzo e scramò: - Te sie' opera del diavolo; e quando averai diciott'anni, il diavolo vierrà a portarti via. Me ne rincresce, ma io nun ti posso battezzare. Figuratevi a queste parole la disperazione de' genitori! Ma il Papa nun si scommosse e se n'andiede pe' fatti sua. Di lì a qualche giorno al figliolo dell'Imperatore gli prese una gran smania di dibandonare Roma e di vedere 'l mondo, sicché per dargli questo contento e svagarlo dalla su' passione doppo la sentenzia del Papa, Adelasio lo lassò fare a su' mo', e apertogli 'l tesoro gli disse che pigliassi pure quattrini per mantienersi da par suo e girassi ne' paesi che lui voleva. Il giovanotto dunque si fece una bella provvista di munete e di fogli di banca, e poi monto a cavallo, insenza punta compagnia, partì da Roma e si rivolse in verso il Napoletano; ma passo a male brighe il confino, deccoti gli salta davanti Setone, capo assassino, assieme co' su' compagni, e 'mbracciato lo stioppo, gli [484] urlò: -