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475] arrispondere insenza sentir prima 'l babbo. Se lui vede la bottiglia, pol essere che nun sia contrario. Me la lassi in nelle mani qualche minuto: i' vo di là a mostrargliela e riviengo in du' salti con la risposta. Insomma, doppo un po' di battibecco, il fratello mezzano gliela diede la bottiglia alla Principessa, che in un lampaneggio corse via e nun arritornò più; sicché, quasi a giorno, e che la conversazione 'gli era ita a casa, quel mammalucco di giovanotto steva lì 'mpalato 'n mezzo al salone a aspettare la vienuta della Principessa a riportargli la bottiglia e la risposta. In scambio apparse il solito servitore, che dice: - Ohé! che ci state a fare voi qui? Si serra 'l portone. Arrisponde il giovanotto: - I' ho dato alla figliola del Re un affaretto per mostrarlo a su' pa', e i' aspetto che me lo riporti. - Ma che affaretto? - bocia con superbia 'l servitore. - La Principessa nun ha bisogno d'affaretti, massime per lato d'un villanaccio par vostro. Via subbito, se nun vi garba un fiacco di legnate. E siccome viense in quel mentre un branco di soldati con un bastone 'n mano, il giovanotto dové brezzare alla lesta, se nun volse le costole rotte. E anco lui piagnette, ma troppo tardi, d'essere stato tanto bue, e nuscì dalla città poero 'n canna, nun sapendo addove sbattere 'l capo. E lassamo pure lui e la su' inutile disperazione per ragionare del fratello più piccino. Con quel ferraiolo al più piccino nun gli era ma' mancato nulla; pigliava 'nsenza che lo vedessano ugni cosa che gli capitava sotto di su' piacimento, e della robba e de' quattrini n'aveva a stramoggio. Successe che nel girandolare per i paesi un giorno s'arriscontrò co' su' fratelli e si ricognobbano, e loro gli arraccontarono la disgrazia che gli era tocca alle feste del Re: - Siemo rimasi 'n sul lastrico, e s'ha una fame da lupi. Dice il più piccino: - A me poi la carizia e' m'è 'gnota, e vi lasso da campare per un pezzo, perché i' ho fatto pensieri di cognoscerla anch'io questa Principessa sderta, e chi sa? forse rinusco a ripigliargli la robba che lei v'ha porto via. Voialtri andate a aspettarmi in nel logo indettato. - Bada! - gli dissano i fratelli, - sta' scionno, perché 'gli è furba la figliola del Re. - Che! - scramò il più piccino, - con questo mi' ferraiolo i' nun ho punto paura che lei mi [476] chiappi.