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31] commettere i su' malestri: ma in nel mentre che lei risaliva per rinentrare in cammera, il Re sbuca fori d'un tratto dal niscondiglio e l'acchiappa per una gamba. - Ti ci ho agguanto! - scrama. - Dunque, la ladra e la salatora eri te? Ma ora ti pago a conto pari. Giovanna insenza punto isgomentarsi gli arrispose: - Maestà, lei sbaglia. I' nun sono una ladra, ché, grazia a Dio, a me nun mi manca nulla. Quello che i' ho fatto, i' l'ho fatto per una burla al coco, per metterlo in dispero, e perché Sua Maestà s'arrabbiasse del disappunto a mensa. E però la mi perdoni e nun se ne parli più. Dice il Re, che già cominciava a sentirsi rinfocolato nel core a motivo della bellezza di Giovanna: - Brava! i patti tu gli fa' da te, a quel che pare. Bene! i' ti perdono, ma a un patto. Che te mi dica chi tu siei, d'addove vieni, e che mestieri è il tuo. Allora Giovanna l'accontentò facendogli la storia sua insino a quel mumento; sicché il Re gli disse: - Siccome i' ho fatta la tu' conoscenzia in questo modo, tanto te che le tu' compagne dovete vienire a desinare nel mi' palazzo: ci sarà una bona compagnia di signori ben aducati. Arrispose Giovanna: - Io per me nun rifiuto: ma prima bisogna che senta se la mi' padrona me lo dà il permesso. E poi, chi sa se lei vole vienire. Arritornate domani a questa finestra, Maestà, e vo' arete la risposta. - Sta bene e addio a domani, - disse il Re, e se n'andiede pe' fatti sua; e Giovanna riascesa in nella cammera, lassò il Re tutto allegro della su' scoperta. Nun ci fu versi di tiener più niscosto alla Principessa e alle su' compagne quel che 'gli era intravvenuto; al racconto di Giovanna, quale delle ragazze rideva, e quale la sgridava per le su' mattie; la Principessa poi pareva dimolto iscorruccita e steva in sospetto d'essersi compromessa nell'onore. Ma Giovanna con que' su' garbi e con delle bone parole gli rinuscì persuaderla, ché finalmente restò fissato di andare all'invito reale, con che però, che a mensa nun ci fussano più di dodici giovani, compreso il Re, e che ognuno siedesse accanto a una ragazza. E siccome Giovanna era con la paura che il Re almanaccasse qualche vendetta per rifarsi delle burle, lei prese con seco dodici bottiglie di vino scelto di quello del Regno della Principessa, e, doppo averle per bene alloppiate, pensò di darle a bere a' convitati e addormirgli [32]