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459] i' non voglio che lui s'avvegga ch'i' gliel'ho presa. Nun te ne smenticare, sorellina mia. E il Re: - Nun si dubiti, ch'i' gli riporto ugni cosa. Si levano, e doppo vanno a culizione tutti assieme 'n salotto, e mangiato che ebbano, la signora regalò alle du' donne forestiere delle bazzecole, come abitini, nastri, grembi, vezzi e spilloni di vetro, e cose simili, e dettosi addio, le donne partirne. La Sfacciata l'accompagnò fin giù all'uscio del palazzo, e 'n sul mumento di separarsi, prima abbracciò stretto il Re e lo baciò a furia, e po' gli disse in un orecchio: - Arricordatene, veh! Va' dal medico e po' riportami quella fascia. - Sì, sì, i' l'ho imprumesso, - gli arrispose il Re, - e lei vederà che a' su' tempo i' mantiengo la mi' parola. Le du' donne, ovverosia la balia della Sfacciata e il Re travestito da su' figliola, arrivorno alla casa di campagna, e il Re disse: - Doccovi per il vostro bon servizio, i' vi regalo questa borsa di monete tutte nove: ma e' regali che m'ha dato la Sfacciata me gli asserbo per su' memoria. 'Gli è quella una ragazza che mi garba, sapete? abbeneché la sia sderta e ardita a quel mo'. Che ci si rivegga nun lo posso affermare; ma 'nfrattanto state bene e arricordatevi di me. Addio, addio. Il Re lassò la donna dimolto contenta de' quattrini avuti con poca fatica e arritornò dall'oste alla locanda; in dove sellati i cavalli, pagato i conti e tutto, col su' fido camberieri si rimettiede in strada verso il su' Palazzo reale. La madre, che era più mesi che l'aspettava, quando rivedde il su' figliolo diede 'n grandi allegrezze; la Corte si smosse a rincontrarlo il Re, e le campane sonavano a festa; e arrivi a casa, subbito la madre domandò: - Dunque, caro figliolo, l'ha' te trova la moglie di tu' piacimento? - Che! - arrispose il Re: - vi par egli! Le donne son tutte compagne e com'i' bramo nun l'ho riscontro. Meglio accosì scapolo, che mal accompagnato per sempre. A questa nova la Regina si rattristì, lei che sperava in un erede nel trono; ma nun c'era rimedio, se il Re steva ostinato a restarsene insenza moglie. Passorno diversi mesi doppo il viaggio del Re e lui s'appalesava di molto annoiato: e' nun c'era propio nulla che lo divertissi, e a vista d'occhio insecchiva ugni giorno; i [460] medichi