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lio [417] dalla gente che nun cognosco e nun sono di par mio. - Allora, - arrisponde il Carbonaio, - i' lo darò in scambio di qualche altra cosa. - E sarebbe? - Che lei mi lassi baciare il su' piedi 'gnudo. Scrama la Marchese. - No davvero. Sicché il Carbonaio disse: - Gua'! e io l'anello i' lo tiengo per me, - e s'arrivolse addietro per andarsene; ma si vedeva bene che alla Marchese quel diamante gli faceva gola. Dice la camberiera: - Padrona, che male c'è in un bacio su un piedi? Tiri via, che tanto e' nun si sa che io e lei. - Te sie' una tentatora, e te mi dai un consiglio cattivo, - disse la Marchese, - abbeneché i' n'ho un gran desìo del diamante. - Dunque, - dice la camberiera, - per la miscea d'un bacio su un piedi nun la lassi scappare questa maraviglia. Insomma finì che la Marchese si cavò una calza e il Carbonaio gli diede un bacio sul piedi 'gnudo, e lei prendette l'anello e se lo 'nfilziò nel su' dito. Il secondo giorno il Carbonaio finto, con il su' solito sacco di carbone e un diamante di diecimila scudi, arritorna a bociare sotto al palazzo della Marchese, e alla su' voce deccoti s'affaccia la camberiera. A male brighe che lei vedde quel barbaglio 'n sulla mano del Carbonaio, corre diviata dalla padrona: - Signora, signora, e' passa il Carbonaio d'ieri e 'gli ha un diamante più bello al doppio 'n dito. Dice la Marchese: - Chiamalo su e domandagli se lui vole barattarlo con questo che qui, e gli darò anco il resto del gosto in quattrini. Il Carbonaio salisce e la camberiera gli fa la richiesta della su' padrona. Arrisponde lui: - Che! la mi' robba nun la vendo; la regalo. Ma se lei nun l'accetta il mi' anello accosì, i' glielo do 'n scambio d'un bacio su un ginocchio 'gnudo. Scrama la Marchese: - A questo patto i' nun vo' nulla. - E allora l'anello i' lo tiengo per me, e 'nsenza un bacio su un ginocchio 'gnudo lei nun lo pole più avere, - disse il Carbonaio, e prendette l'uscio per andarsene. La Marchese se ne struggeva di possederlo il diamante, e la camberiera che se n'accorgé, dice: - Tiri via, padrona, che male c'è egli a forsi baciare un ginocchio 'gnudo? Io per una simile rarità me gli lassere' baciare tuttadua. - Ma se lo viengono a risapere? - dice la Marchese. E la camberiera: - Che! è 'mpossibile. Nun si saperà che [418]