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minestra e le pietanze nun sapevan di nulla; e' ci mancava dientro il sale. Dice: - Oste, tutta questa robba 'gli è sciocca al mi' palato e nun è bona. I' ho con meco portato una polvere, che a mettercela con mitidio la fa subbito saporita. Volete ch'i' la provi? - Oh! - gli arrispose l'oste, - faccia lei! E 'nfrattanto tutti que' signori gli stevano attenti per cognoscere quel che arebbe operato il giovanotto forestiero. Lui dunque salò ugni cosa, e quando l'ebbano assaggia e' rimasano, perché in quel paese del sale nun se ne servivano per l'avanti, e nun rifinivano dal domandare: - Che la vende questa polvere? Che ce n'ha dimolta lei? La compero io, la compero io. Dice il giovanotto: - I' n'ho un bastimento pieno zeppo, e i' la do al più meglio compratore. Que' signori assieme gli offrirno tanti napoleoni d'oro in baratto; ma l'oste disse: - E i' gli offerisco 'n scambio tanti diamanti. Al giovanotto gli parse più di vantaggio pigliarsi i diamanti, e accosì presto si trovò d'accordo con quell'oste, gli diede il sale del bastimento e poi arritornò a casa ricco sfondolato, e la prima domanda che lui fece a su' padre fu di sentire, che n'era della su' ragazza. Dice il padre: - La tu' ragazza 'gli è sposa 'mprumessa d'un Re. - Oh! birbona! - scrama il giovanotto, che nun aveva possuto smenticarla, e volse rivederla 'n tutti i modi, ma con che lei nun lo ricognoscessi. Il giorno doppo il giovanotto si travestì da carbonaio e si mettiede 'n dito un anello co' un diamante che traluceva da lontano e del gosto di cinquemila scudi, e col su' sacco del carbone 'n sulle spalle andette in nella strada in dove steva la Marchese a bociare: - Carbone, carbone bono da vendere, donne, ohé! Deccoti s'affaccia alla finestra la camberiera della Marchese e subbito gli sbatte negli occhi il luccichio del diamante, sicché corre dalla padrona e gli dice: - Signora, signora, c'è un Carbonaio co' un diamante 'n dito, propio una maraviglia. Dice la Marchese: - Chiamalo su e senti se lui me lo vole vendere. Quando il Carbonaio nentrò in salotto, dice la camberiera: - Galantomo, la mi' padrona gradirebbe codesto diamante che portate 'n dito; lei ve lo paga quel che gosta. E il Carbonaio: - Che! la mi' robba nun la vendo; la regalo. Dice la Marchese: - Ma io de' regali simili nun gli vog