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che lei nun poteva farne con di meno d'Andreino, perché lui l'aveva sposata in nel dormire e 'gli era già nato un bellissimo bambino, e per questo fatto Andreino era stato quello che aveva libberato la Regina e i su' sudditi dall'incanto della Fata Morgana; che tutto il popolo l'aspettava a gloria per godersi della su' presenzia e per assistere alle nozze, dovendo Andreino diventare il Re di quelle parti: dunque che Sua Maestà Massimiliano nun istess'a cancugnarla di più. All'Ambasciatore gli feciano una lieta accoglienza, e quando ugni cosa fa ammannita per il viaggio alla reale di Andreino, lui partì e in poco tempo arrivò all'Isola di Parimus. E' nun c'era più quel silenzio dell'altra volta, ma dappertutto chiasso e canti di gloria al libberatore della terra; quella d'Andreino fu propio un'entrata trionfale. La Regina steva quasimente sempre alla finestra per vedere la vienuta d'Andreino, e scese giù per 'ncontrarlo in sul portone del palazzo: lui la prese a braccetto e tutt'assieme anderno nella sala del trono, addove, doppo essersi la Regina sieduta alla presenzia della Corte, lei principiò a 'nterrogarlo Andreino. Dice: - Chi siete? Arrisponde lui: - I' sono Andreino, il figliolo ultimo del Re Massimiliano di Spagna. Dice la Regina: - Che ci capitasti mai 'n quest'Isola di Parimus? A que' tempi 'gli era accosì? Che ti successe? Arrisponde Andreino: - I' ci viensi a cercar l'acqua per guarire dal male degli occhi il babbo, ora corre l'anno, e i' dormii con voi, vaga e cortese Regina, il 21 marzo dell'anno 203. A que' tempi questi loghi erano incantati in nel sonno, e l'isola s'addomandava però l'Isola del Pianto. Prima di partire i' lassai il mi' ricordo sul tavolino della vostra cambera. La Regina visto e cognosciuto che quel giovanotto 'gli era insenza dubbio il su' Andreino, corse a abbracciarlo e baciarlo, scramando: - Vo' siete il libberatore mio e del mi' popolo, e vo' sarete il mi' sposo per sempre e Re! E 'n quel mentre dalla gran tenerezza cascò giù svienuta: ma Andreino la regge 'n collo e accosì nun ci fu altro di male. Mandorno poi a prendere il babbo e tutta la famiglia d'Andreino, e si conclusano le solenni nozze con pompe di giostre, di desinari e di feste da ballo, che ci viensano Principi, Baroni, Cavaglieri e dame da tutte le parti del mondo, e nun si sentiedano per dimolti mesi [