Pagina:Nerucci - Sessanta novelle popolari montalesi.djvu/396

379] di bell'aspetto e di sembianze rare; la sesta, Diana di Regno Morese e Terra Luba, la più rinomata per bellezza in Spagna, Francia, Italia, Inghilterra e Austria e più sublime per regio sangue; poi Beatrice di angelico viso, che vedova rimanette in Ancona per la morte del marito Antipasso; e, finalmente, Doralice di Parigi: di più, nel destro lato della pomposa sala si vedeva ritto un cavallo di bronzo con sopra Ciprina Stella, e gli facevano guardia a due a due ben quattro cavaglieri valorosi, Muzio e Ercilio sostegni delle briglie, Tebaldo e Ercole Strozza sostegni delle staffe. Quand'Andreino 'gli ebbe tutto disaminato, pensò che fusse l'ora d'andarsene e tornare a casa sua in Spagna; sicché montato sopra la nave, prima volse scendere all'Isola di Buda e sapere se c'eran sempre i su' fratelli; e siccome presto gli riscontrò in nel medesimo logo, si mettiede con loro a chiacchierare del su' viaggio e a raccontargli le maraviglie dell'Isola del Pianto, tutto quello che gli successe a cena e in cambera poi con la leggiadra fanciulla; finalmente disse, che lui aveva riporto con seco le mela virtudiose per accecare e l'acqua che rendeva agli occhi la vista. I fratelli a queste notizie se gli rodeva l'astio e almanaccorno il tradimento di barattarglierla l'acqua a Andreino, e dare in scambio a intendere al padre che loro l'avevan trova, e tanto feciano, che gli presan la bottiglia e gli ce ne messan dientro il baule un'altra simile di colore e di grandezza; doppo dichiarorno, che loro pure volevano tornarsene a casa in compagnia delle spose. Dunque, tutti assieme, con bon vento, in pochi giorni furno in Spagna dal Re Massimiliano, e l'allegrezze che accaderno non le starò nemmanco a descrivere: gli abbracciari e i baci gragnolavano da tutte le parti, che parevan matti tutti quanti. Ma passata la prima furia, finalmente disse il Re: - Chi di voi ha uto più fortuna? Gugliermo e Giovanni stiedano zitti e rispondette soltanto Andreino: - Caro padre, la più fortuna mi pare che l'ho uta io, perché ho ritrovo i fratelli spersi e gli ho rimeni a casa; son ito alla città della Regina Marmotta e i' ho preso l'acqua per guarirvi; e di più ho con meco un altro segreto maraviglioso da farne subbito la prova. Tirò 'a quel mentre fora una mela e la partì in nel mezzo, e ne porgette uno [380] spicchio a su'