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delle cugine in questo paese? Quelle donne però lo 'mbrogliorno tanto con le chiacchiere, che lui finalmente pensò: "Alle brutte i' starò bene a albergo con queste da' belle fanciulle, che si scapano a voler essere mi' cugine. Che male ci pol egli essere se le sono davvero?" Insomma a mezzogiorno feciano un buon desinare e del vino a Paolino gliene diedano a volontà, sicché 'gli era un po' allegro e si pigliava delle confidenzie con le su' cugine; ma loro ridevano e lo lassavan fare: doppo sortì e 'n piazza vedde una cavalla di su' genio, la fissò per il prezzo di quaranta monete con patto di pagarla quando andava via, e 'ntanto riviense a casa delle cugine, che già era buio e loro ammannivano la cena. A cena il chiasso nun mancò, e Paolino 'nsenz'accorgersene mangiava com'un porco della robba morvida con dimolt'unto e trincava vin bono a bicchieri pieni; all'ora del dormire le ragazze menorno Paolino mezzo brillo dientro la su' cambera, ma gl'insegnorno dov'era il licit, 'n fondo a un àndito, caso mai n'avess'uto bisogno. Dice lui: - Io di notte nun mi levo mai: dormo. Ma doppo dormito qualche ora si riscoté con un gran dolo di corpo, e 'n camicia al buio nuscì di cambera per cercare il licit e camminando a tastoni. A male brighe che fu nentrato, c'era la bodola spalancata, e giù! capitombolò nel mezzo al bottino 'n fondo dell'orto quanto lui era lungo. Paolino rivienuto a galla principia a urlare: - Cugine, zia, aitatemi, son casco in nel bottino. Corrite o affogo. Scambio però di aitarlo quelle tre donne si mettiedano a sbergolare alle finestre: - A' ladri, a' ladri, gente, c'è i ladri giù nell'orto. A quel bocìo da ugni parte viensan, chi co' forconi, chi con gli stioppi, e bucarono insin nell'orto per pigliargli e' ladri, sicché Paolino tutto 'mpaurito 'gli ebbe di catti di nescire con gran fatica dal bottino, saltare il muro e fuggir via a gambe attraverso la campagna per nun essere bastonato o morto. Doppo un bel pezzo di strada Paolino tutto strafelato e molle di quella robba del bottino si niscondette in una siepe, e ripensava a quel che gli era successo; oltre 'l freddo che gli faceva sbattere i denti per essere soltanto 'n camicia, lui aveva perso co' vestiti anco le quaranta munete lassate dientro le tasche de' calzoni, e come rimediarla nun gli rinusciva trovare 'l verso. Se [