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21] sposalizio lo conclusan doppo pochi giorni con feste e trionfi dappertutto il Regno. Passato del tempo, e il Re e la Regina vivevan contenti come pasque, in nella città ci fu una gran fiera; i contadini, che nun potiedano albergare al coperto, dormivan per le piazze insin sotto alle finestre del Re; quella fiera durava per du' giorni. Ora, e' successe un caso buffo, proprio da villani 'gnoranti. Statelo a sentire. Viene un contadino con una vacca pregna per venderla al mercato; ma nun trovò una stalla per mettercela dientro. L'oste gli disse, che per lui si poteva accomidare nel balco, e che la vacca la legassi per la capezza a un carro di un altro contadino e che era sotto il portico. In nella notte, eccoti, che la vacca partorisce un redo; sicché, quando il padrone della vacca fu sveglio, era tutto allegro e andette per menar via le su' bestie. Ma salta fori a un tratto il padrone del carro e comincia a sbergolare: - La vacca, sta bene, 'gli è vostra; il redo però lassatelo pure, perché 'gli è mio. - Come vostro, se l'ha figliato la mi' vacca? - Eh! no,- gli arrepricò quell'altro. - La vacca 'gli era lega al carro, il carro 'gli è mio, e il redo 'gli è figliolo del carro. E lì letica pure; e dalle parole a' fatti ci corse poco e fu un attimo: agguantano il puntello del carro, e giù botte da ciechi. Si radunò la gente a quel rumore, corsano gli sbirri e disseparorno que' due che si picchiavano, e gli portorno diviato al tribunale del Re. Quando i contadini furno lì a petto del Re, lui gli stiede a sentire un bel pezzo in tutte le su' ragioni, e finalmente sentenziò, che quel del carro era il padrone vero e legittimo del redo nato. Il contadino della vacca nun si poteva capacitare, che il Re avessi data una sentenzia tanto ingiusta; ma nun ci fu versi di rimutarla, perché il Re gli disse, che comandava lui, e che la su' parola era sacra per ugni persona, e che bisognava ubbidire. Sicché quel poero disgraziato dovette nuscir di lì, e per la via si sbatteva la testa con le mane e se le ficcava dientro a' capelli. A quel modo confuso lo vedde l'oste e gli diede per consiglio di sentire il parere della Regina, ché forse lei un rimedio l'arebbe anco trovo. Difatto il contadino 'gli andette dalla Regina e con le lagrime agli occhi gli raccontò la su [22] disgrazia.