Questa pagina è ancora da trascrivere o è incompleta. |
nel mare la Rosina ci stiede da undici mesi, e oramai quasimente non aveva più né da mangiare né da bere, e a ugni mumento s'aspettava di morire dalla pena e dalla fame; ma un giorno deccoti comincia a tirare forte 'l vento, e la cassa viense portata in sulla spiaggia d'un'isola, addove c'erano tre poere donne che lavavano il bucato. Loro crederno che la cassa fusse piena di quattrini e di robbe di valore, sicché acciaccinate con delle pertiche fecian di tutto per aprirla e restorno in nel vedere che dientro c'era la Rosina e le su' creature mezzo svienute. Subbito la messan fora perché rinviolissano, e in quel mentre deccoti apparisce la Vecchina del bosco, che disse: - Donnine! Pigliatela con voi questa sposa co' bambini e custoditela, e poi vederete che del bene nun ve ne mancherà. A chi fa bene pol esser sicuro che gli vien del bene. Dunque le tre donne la Rosina e i bambini gli menorno con seco nella su' casuccia rieto le mura e gli cercavan di pane per il campamento, e la Rosina lavorava per fora, e accosì guadagnava per pagare la pigione e le fatiche di quelle lavandaie. Un giorno domanda la Rosina: - Che città è questa dove no' siemo? - È una città rovinata dalla guerra, - gli dissano le tre donne, - e c'è un Re forastiero che vinse tutte le battaglie. Ma per una disgrazia che gli è successa 'n casa sua, nun c'è per anco volsuto ritornare e abita qui da dimolto tempo. A queste parole la Rosina si sentiede sobbalzare 'l core, e a forza di ricerche finalmente viense a cognoscere, che quel Re forastiero 'gli era appunto il su' propio marito; nunistante stiede zitta per nun farsi scoprire, e tanto 'gli aspettò, ché i su' bambini diviensano grandi abbastanza da poter camminare e parlare diviato e andarsene girelloni per la città da sé soli. Passò dunque dell'altro tempo, e la Rosina studiava in che mo' nuscire dalle su' pene, quando la Vecchia del bosco gli si presentò e gli disse: - Sai, Rosina? Il Re forastiero va via tra quindici giorni, e prima dà la lemosina alla gente che vadia a chiedergliela a udienza. Mandaci anco i tu' bambini. La Rosina subbito vestiede perbene le du' creature, e il giorno dell'udienza fece che loro si presentassino al Re, e a male brighe che il Re gli vedde, scramò: - Che be' bambini? Di chi sono questi du' biondi? E i bambini a scherzare, a saltargli addosso, [