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sognò che per la listessa via il poer'Orlandino ritornassi 'n nel ristio di farsi mangiare tutt'un boccone. Per su' sorte il Vecchino solito gli diede le su' 'struzioni e gli disse: - Nun ti sgomentare; insin tanto che te mi trovi per qui, ugni cosa ti rinusce, abbeneché dimolto difficile. Piglia una lesina e bucato 'l cavallo, quando te di notte tu sie' niscosto dientro la stalla; te vederai che 'l cavallo lo porti via addirittura. Accosì, ubbidiente Orlandino alle parole del Vecchio, lui aspettò che l'Orchessa nuscisse alle 24 per attigner l'acqua, e subbito bucò nella stalla e si niscose propio tramezzo al fieno nella ritoia; ma quando l'Orco viense per custodire l'animale Orlandino steva con la tremarella, perché l'Orco arricciava 'l naso in nel sentire il puzzo di cristiano. In ugni mo' se n'andette doppo a letto insenza averlo scoperto, e prima serrò bene co' chiavistelli e a chiave l'uscio. Sarà stato in sulla mezzanotte, e Orlandino pugnette il cavallo sotto la pancia con la su' lesina, sicché 'l cavallo principiò a battere i piedi e a ringhiare. L'Orco a quel chiasso destato disse all'Orchessa: - Oh! che ha stasera 'l cavallo, Catèra? Che gli dole 'l corpo? Dice la Catèra: - Che! c'è qualche topo nella ritoia. Dormi, dormi. Di lì a un mumento daccapo Orlandino con la lesina a dare nella pancia del cavallo e più forte; e allora sì che il cavallo si mettiede 'n salti e co' ringhi buttava all'eria la casa; sicché l'Orco nun potiede star fermo e scramò: - Catèra, il cavallo pare malato. Dicerto gli dole 'l corpo, e i' lo vo' mandare in sul prato a pascere l'erba fresca. Difatto l'Orco scendette nella stalla e aperto l'uscio, lassò che l'animale se n'andessi a su' volontà per il prato e poi ritornò a letto; ma Orlandino fa lesto a scappar fora, e preso l'animale pe' crini, gli saltò 'n sul groppone e via di carriera. L'Orco allo scalpore si riscotette e urlò, tardi pur troppo! - Orlandino m'ha rubbo 'l cavallo! - e di corsa 'gli aperse la finestra e lo chiamò: - Orlandino! E Orlandino: - Chene? Domanda l'Orco: - Quando ci torni? Risponde Orlandino: - Un giorno dell'anno, ma nun so quando, - e se ne va. I servitori arebban mangio l'aglio a tutto pasto in nel vedere che Orlandino era stato bravo anco a questa 'mpresa del cavallo, e con l'idea che lui fusse morto in ugni mo', [