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337] Venghiamo dunque al più piccino de' tre fratelli, stato 'n viaggio come gli altri per l'acquisto del regalo; e nun ci mancavano che quindici giorni soltanto alla fine de' se' mesi, e lui pur troppo nun aveva trovo nulla che lo contentassi, sicché quasimente credeva nun poterci più rinuscire nella 'mpresa: ma una mattina passò dinanzi la casa in dove il Principe steva a alloggio un venditore, sbergolando con quanta n'aveva 'n gola: - Uva salamanna, chi ne vole? Uva salamanna virtudiosa, compratela, compratela! E' nun son quattrini butti via. In nel paese del Principe dell'uva salamanna nun ce n'era; lui nun l'aveva ma' sentuta rammentare, e per vederla scese giù in istrada e chiamò quel venditore. Dice: - Che è questa robba che vo' vendete? Arrisponde il fruttaiolo: - Uva che si addomanda uva salamanna. 'Gli è un'uva squisita di per sé, ma questa che qui poi 'gli èn'anco virtudiosa. Dice il Principe: - E 'n che consiste la su' virtù precisa? - La su' virtù precisa, - gli disse il fruttaiolo, - consiste 'n questo, che a metterne un chicco 'n bocca a una persona 'n fin di vita, la rinviolisce e nun more più. Scrama il Principe: - Ma che 'gli è propio vero? Allora la compero subbito. Quanto costa? - Eh! - dice il fruttaiolo, - il men ch'i' la do sono cento scudi tondi per ugni chicco, e 'nsenza tara. Per farla corta, il Principe con trecento scudi sonanti comperò tre chicca di quell'uva salamanna, gli mettiede con del cotone in una scatolina e pagato il conto nell'albergo, quanto più presto potette riviense all'osteria, in dove i su' fratelli da un bel pezzo l'aspettavano. Tutt'a tre que' giovanotti dientro di sé pensavano d'aver la vittoria di sicuro e di sposarsi la Principessa figliola del Re a male brighe presentato il regalo; infrattanto si arracontorno i casi successi nel viaggio e si mostrorno le meraviglie trovate con vantarne ognuno le virtù. Dice il maggiore al mezzano: - Prima di moversi da qui per il nostro ritorno, vo' te provarlo il canocchiale? S'ha da guardare in ne' palazzi del babbo e del Re, babbo della Principessa. Subbito il mezzano tirò fora dallo stuccio il canocchiale e l'arrivolse in sul palazzo di su' padre: tutto era al solito. Poi lo smosse in verso il palazzo di quell'altro Re, e vede un viavai di carrozze, gente che piagneva e