Questa pagina è ancora da trascrivere o è incompleta. |
vi confondete: 'gli è quel medesimo uccellaccio che fa queste porcherìe. Ma domani a male brighe giorno tu l'arai il tu' avere! Una botta e finita. E seguitano la cena. Tutto a un tratto dice il Mattarugiolo: - I' nun le reggo più! Le mi scappan dalle mani! Ènno troppo pese! E nun badando punto alle disperazioni del Savio, dà la via alle 'inposte dell'uscio, che ruzzolorno a precipizio a traverso le rame della quercia. A quel fracascìo repentino gli assassini s'arrizzorno spauriti, concredendo che la quercia gli cascass'in sul capo, e telorno più presto del vento dibandonando lì per le terre quattrini e robbe. Quando al Savio lo spavento gli fu passato, che già il sole vieniva fora, scese dalla quercia per vedere quel che era successo. Dimolti fiaschi di vino quelle 'mposte gli avevano tutti rotti in tricioli, ma il resto era sano, sicché tra lui e il Mattarugiolo radunorno nella tovaglia il mangiare, il bere e i quattrini, e con il carico addosso ripresan la strada per tornarsene a casa. Addove arrivi, a quel modo ricchi nun patirno più la fame, comprorno de' poderi, e se la godettano allegri e contenti a quel Dio.