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299] e gli sbacchiorno l'uscio in sulle rene. Il Mattarugiolo, tatto pesto e svergognato, corse a casa piagnendo dal Savio. Dice lui: - Che ha' tu fatto? Chi t'ha egli concio a codesto mo'? Dice il Mattarugiolo: - I' son ito, come tu mi dicesti, a veglia dalle ragazze 'n fondo alla via, e loro m'hanno legnato. Dice 'l Savio: - Ma come? In che mo' ti sie' diportato con loro? - Guà! - arrisponde il Mattarugiolo, - i' gli ho tiro nel grugno dell'occhiate di capra. - Come dell'occhiate di capra? - scramò 'l Savio. - Guà! - dice il Mattarugiolo, - i' ho levo gli occhi alle capre e me ne son pienato una tascata, e a quelle ragazze i' gliegli ho butti 'n faccia. Nun lo dicesti te, ch'i' gli avevo a tirar dell'occhiate? Scramò 'l Savio incattivito: - Oh! birbone, allocco, insenza mitidio! Tu ha' guasto le capre? Te sie' la rovina di questa casa. Sorti di qui, bue, o tu ne buschi daccapo. Passano de' giorni e 'l Savio dovett'ire al mercato per le su' faccende. Dice 'l Savio: - Pròvati a aver giudizio, e provvedi alla casa, se ti rinusce. Quando il Mattarugiolo fu solo, deccoti si sente per la strada un pentolaio: - Pentolaio, donne! Tegami, donne! Chi l'ha rotta la pentola, donne? Pentolini, bastardelle, chi ne vole? A quel bocìo s'affaccia il Mattarugiolo alla finestra: - Ohé! galantomo, aspettate. Scende in sulla porta e dice: - Quanto volete di tutto il cacciucco! - Arrisponde il pentolaio: - Eh! il corbello pieno costerà dieci paoli. Che vi garba comperare ugni cosa? - Sì, - dice il Mattarugiolo, - perché bisogna ch'i' provvegga alla casa. E 'nsenz'altri discorsi sale il Mattarugiolo in cammera e dalla cassa piglia una muneta di dieci paoli, che c'era dientro, e poi la dà al pentolaio come valsente del su' corbello di cocci; doppo acciaccinato si mette a addesargli tutti 'n fila nella cucina. Deccoti torna 'l Savio dal mercato e vede lì quella mercanzia: pareva una bottega. Dice: - Chi gli ha porti tutti questi cocci? - Guà! - arrisponde il Mattarugiolo, - i' gli ho compri io per provvedere alla casa. Addimanda 'l Savio: - E chi t'ha egli dato i quattrini? Dice il Mattarugiolo: - Guà! i' gli ho presi dalla cassa. I' ho preso quel coso tondo luccichente che c'era dientro. Il Savio stiede 'n sull'undici once di picchiarlo a bono il Mattarugiolo, quando sentette quella brutta [300]