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poi furno in mezzo a quel bosco, dice lo sposo con una brutta cera: - Mi ricognosci, eh! Caterina. Son quel del buratto; e tu mi facesti scappare per il tu' tradimento. Ma ora 'gli è tempo di ricattarsi. Preparati pure a morir qui per le mi' mane. Figuratevi quelle du' poere donne e che pene gli eran le loro! La morte e' l'aveano alla gola. Tutt'a un tratto però s'inframettiede il più piccino de' fratelli; dice: - No di certo, la Caterina nun se la merita la morte. Guà! o nun fece bene? In nel su' caso tutti gli arebban fatto il medesimo. Via! fratello, una simile ingiustizia nun l'avete da commettere. Ma il ladro le bone ragioni nun le voleva sentire, e ci corsano di molte parole prima di persuaderlo a nun ammazzare la Caterina. In ugni mo' del male ne volse fare; perché lui, per isfogarsi della rabbia, comandò che legassin la balia a coda di cavallo, e 'n sugli occhi della Caterina quella madre sciaurata la strascicorno per il bosco insino a che rimase morta in senza la testa. Poi se n'andiedano e menorno la Caterina svienuta a un capannotto da assassini, in scambio del palazzo che gli aveva promesso il su' sposo. I su' giorni la Caterina gli passava a piagnere e a disperarsi, e nun si sapeva dar pace; e quegli assassini nuscivano tutte le sere a rubbare, e delle volte gli stevano anco delle settimane intiere insenza rivienire a casa; e la Caterina allora si metteva a spasseggiare per il bosco insino alla strada maestra, abbeneché stasse sempre in sospetto di qualche acciacco e che qualcheduno la piedinasse. Una volta che la Caterina 'gli era lì vicino alla strada, deccoti che passa il currieri del Re con de' muli, e a' basti de' muli ci spenzolavano di qua e di là degli orci pieni de' quattrini dello Stato. Il currieri, ugni tanto, dalla città del Regno e' portava le 'mposizioni al Re. La Caterina, quando lo vedde il currieri, si fece un animo risoluto e lo chiamò: - Ehi! galantomo, i' vorre' vienire con voi. Il currieri a quella voce s'accosta e ricognobbe la Caerina: - E che ci state a fare qui voi, Caterina? Allora lei gli raccontò alla lesta le su' disgrazie e poi s'arracomandò con le mane in croce, che lui la menasse via in ugni mo'. Dice il currieri: - Sì; ma prima s'ha da andare al capannotto degli assassini, e portiam via quel che più si pole. [