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287] da grande ci areresti dibandonato e che nun ti si vedrebbe ma' più. Scrama il ragazzo: - Ma che vi pare! Come si fa a credere a codeste cose sciocche? Io per me vi prutesto che nun vi dibandonerò mai. Ma a questa su' prutesta la madre nun si racconsolava punto; aveva paura del destino. Quando il ragazzo fu di diciott'anni, che oramai 'gli era un giovanotto fatto, un giorno 'gli andiede a trovare i su' genitori: - Mi faresti una grazia? - Che grazia vo' tu? Parla, che siem pronti a contentarti, - gli arrisposano. Dice lui: - Decco! I' veggo tutti andar fora dal portone del palazzo, e a me mi tocca a rimanere sempre serrato qua drento. Lassatemi un po' vedere anco a me qualcosa di novo. A questa domanda que' poeri genitori sentirno un gran dolore, e si sforzorno di persuadere il figliolo a 'un nuscire di casa: ma propio furno sforzi inutili. Dice lui: - Ma di che avete paura? Ch'i' mi dilontani e nun torni ma' più? Oh! che credete davvero alle bugìe d'un filosafo? 'Gnamo! rassicuratevi pure, ch'i' nun ho punta voglia di fuggire di casa. Datemi uno stioppo, de' cani e un servitore per accompagnarmi, e vo' vederete che la sera i' viengo sempre per cenare assieme. E' nun gli potiedan dire di no; gli dettano lo stioppo, i cani e il servitore, e il giovanotto tutt'i giorni andeva a caccia, si divertiva a vagolare pe' boschi e poi a buio arritornava a cena con il babbo e con la mamma, e loro quasimente principiorno a credere che i prognostichi del filosafo fussano stati tante bugie. Poeri sciaurati! pur troppo gli erano la verità! Presto il giovanotto 'gli ebbe i su' vent'anni: ène l'età de' bollori del sangue; sicché stracco di far accosì la listessa vita e sfranchito oramai dall'uso della caccia, si presenta a' su' genitori: - Sentite, nun me l'innegate; ma i' vo' ire per il mondo, vo' vedere de' paesi novi, della gente nova. A star qui mi ci annoio. Lassatemi ir via per un viaggio, e doppo un anno i' ritornerò. Que' disgraziati di genitori, se nun morirno a questa domanda del figliolo, fu propio un miracolo: 'gli era inutile opporsi, tanto il su' destino nun lo potevano scansare; sicché pensorno più meglio di dirgli che lui facessi il piacere suo, e che soltanto s'arricordasse di loro per rivienirsene a casa a rivedergli. - Eh! nun vi dubitate, - lui scramò. - Di voi nun me ne scordo, e al tempo ch'i' ho detto i' sarò qui [288]