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quando la gabbia fu fuori della porta, l'Orco si risvegliò con una gran scossa e si diede a bociare: - Mi rubban la mi' vita! e saltato giù dal letto, si messe a correr dietro a' ladri; e siccome lui aveva le gambe lunghe e sverte, non che bono l'odorato, presto gli arebbe raggiunti: ma loro in nel sentirselo alle costole, tutti impauriti, lassarono lì per le terre la gabbia e badarono soltanto a niscondersi dientro una macchia. L'Orco si accontentò allora di ripigliare la gabbia, che quando l'ebbe tocca gli fece ritornare le forze, e rivienuto alla spelonca ne incatenacciò la porta con gran premuria. In quel mentre che il figliolo del Re delle Pomarance e la Zelinda stevano accoccolati nella macchia e ansimavano per la corsa fatta e erano mezzo sbasiti dalla paura, tutt'a un tratto deccoti che tra il lusco e il brusco riapparisce la vecchina grinzosa, che gli disse: - O mattarelli! o allocchi! L'interesso vostro nun siete stati boni a farlo. Se l'Orco cascava morto, i su' tesori, e n'ha una dovizia, diventavano vostri senza contrasto. Gnamo via! coraggio, e ritornate stasera alla casa dell'Orco e addoperatevi come v'insegnai. Su, svelti! Chi nun risica e' nun rosica. Ma que' due non si sentivano dimolto vogliolosi di rimettersi nel pericolo; la vecchina però gliene disse tante e poi tante, che loro in sulla sera riandorno a picchiare alla porta dell'Orco, e doppo i soliti ragionari e le medesime cirimonie della prima volta, l'Orchessa aprì, gli messe dientro, gli ristorò e poi gli fece niscondere tra la paglia e il fieno nella stalla. Per tornare un passo addietro, bisogna sapere, perché me n'ero scorda, che la vecchina grinzosa questa seconda volta aveva regalato al figliolo del Re delle Pomarance una boccettina, dove ci steva serrata una medicina, che a odorarla chi la teneva nelle mani, l'Orco vieniva a perdere il su' naso. Dunque, quando l'Orco s'accorse che in casa c'era gente, principiò a fiutare e a borbottar tra denti la su' canzone. Dice: - Eh! ora poi, moglie, tu nun me la ficchi. Nun sarò tanto mammalucco. Dammi il lume, ché vo' cercar bene innanzi di buttarmi nel letto. Qui c'è de' Cristiani e, se gli trovo, in du' bocconi me gli pappo. Gira e rigira, l'Orco viense alla stalla; ma il giovanotto lesto annusò forte la boccetta, sicché subbito l'Orco perse la bussola, e, nun iscoprendo nulla, pensò che era meglio [