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s'è smarrita la via per questa selva. Dateci per carità ricovero tutta la notte, e del pane e dell'acqua, perché si more dalla stracchezza e dalla fame. - Oh! sciaurati! - scramò la donna dalle zanne: - in che brutto logo siete ma' vienuti! Questa' gli è la casa dell'Orco e io sono la su' moglie. Scappate, ma lesti, che lui a mumenti e' torna, e se vi sente e vi trova, per voialtri due 'gli è bell'e finita. Vi mangia tutti e due vivi in un ammenne. - Ma dove s'ha da andare? - disse il giovane. - Badate piuttosto di nisconderci in qualche logo riposto, e domani a levata di sole si fuggirà via senza farci sentire. Arrisponde l'Orchessa: - Ma che vi pare! Son cose impossibili. Lì all'uscio, vedete! dalla parte di dientro, e' c'è una gabbia d'oro tutta zeppa gremita di sonagliolini e c'è serrato un uccellino che svolazza e fa la spia: in nella stalla c'è un cavallo con una sonagliera, e anco lui sbatte gli zoccoli, scote il capo e fa la spia. Se nentra un qualche Cristiano in casa, l'Orco lo risà subbito, perché le bestie con lo scampanellio e il diascoleto de' canti, de' nitriti, del dimenìo dell'ale e con lo sbattere delle zampe gli ridicono ugni cosa: e allora l'Orco cerca dappertutto, e per chi trova e' nun c'è scampo. - Tant'è - gli arreplicò il giovane, - morti per morti, apriteci e lassate che si vienga dientro, e accada quel che vol accadere. L'Orchessa, capito che que' due nun se ne volevan ire, e poi bramosa anco di fargli un po' di bene, s'avviò giù per la scala a aprir l'uscio; e in quel mentre che lei si arrangolava a smovere catenacci su catenacci e bracciali e saliscendoli messi lì per assicurare il serrarne, una vecchina tutta grinzosa gli apparse di fori alla Zelinda e al su' sposo, e lesta lesta gli disse: - Pigliate su questo cotone, questi confetti e queste cofacce: quando po' sarete dientro, tappate col cotone tutti i sonagliolini della gabbia e del cavallo, i confetti dategli all'uccellino a beccare, e le cofacce a mangiare al cavallo, e loro staranno cheti: e come l'Orco è a letto e dorme, voi sverti scappate e rubbate la gabbia con l'uccellino assieme, e nel mezzo della selva l'uccellino ammazzatelo e apritegli il capo, ché lui nel capo e' ci ha un ovo, e bisogna quest'ovo romperlo con una pietra, ché rotto l'ovo l'Orco morirà subbito, essendo appunto in quell'ovo l'incantesimo della su' vita. E detto che ebbe accosì la vecchina [