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199] presto e 'gli andeva pe' boschi a caccia; e gira e gira, sicché quando arrivieniva al palazzo 'gli era tanto stracco, che nun si reggeva 'n piedi dallo strapazzo. Insomma, una volta 'gli accadette che lui si smarrì per una macchia e avea propio sperso la via a ritornare in nella città; sicché a notte fatta, per nun essere sbranato dagli animali, abbeneché aessi detto a ugni mumento che per lui 'gli era meglio morire, s'arrampicò 'n vetta a un albero folto con l'idea di aspettar lassù il giorno. Ma in nell'assettarsi per nun cascare e' vedde a un tratto un lumicino lontano lontano, e ripensò che ci doveva essere qualche casa laoni 'n fondo; sicché scende e s'avvìa per quel verso, e tanto camminò, che finalmente viense per l'appunto al palazzo de' su' figlioli. Lui però nun lo sapeva ch'erano i su' figlioli. Picchia al portone, e di dientro la ragazza domanda: - Chi èn egli a quest'ora? - I' sono un Re, e mi son sperso a caccia per la selva. Datemi un po' d'albergo, che ho paura degli animali che mi sbranino. Tutti scesano co' lumi e apersano al Re, lo menorno in una cammera dinanzi al foco e lo asciugorno tutto dalle guazze, e poi gli diedano de' panni perché si mutassi; e quando si fu riavuto per bene, lo volsano a cena con loro. Il Re nun capiva in sé dall'allegrezza per que' complimenti, e badava a dire in nel su' core: - Decco! pur'io i' potevo avere di questi figlioli, se nun era la mi' moglie a mancarmi di parola. Paian propio quelli che m'aveva lei 'mprumesso. Alla mattina, quando fa giorno, il Re s'alzò da letto per andarsene, e doppo culizione gli abbracciò e baciò tutti que' giovinetti, e nun si sapeva staccar di lì: pareva che lui ci fosse 'nchiodato. Ma da ultimo si fece un animo e gli disse addio, con questo però, che lui volse che andessano a trovarlo e stessano a desinar con lui al su' palazzo reale, almanco tra una settimana. Loro l'accompagnorno giù per insino al portone, e daccapo con gli abbracci, i baci e i pianti del Re, ognuno se n'andette per i fatti sua. Arrivo che fu il Re alla su' abitazione, in quel mentre che era a tavola, raccontò tutte le cose che gli erano intravvienute e di quelle belle creature che gli avean dato albergo con tanta carità, e che lui e' l'avea anco invite al su' desinare tra una settimana. In nel sentire queste novità le zie, ossia le cognate [200]