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183] per cercarne un'altra. Ma pur troppo gli parse che questo partito era meglio, perché chi sa che vita mai arebbe condutto sposo d'una Principessa insenza punto amore per lui e che lo pigliava quasimente per forza; sicché disse risoluto: - I' accetto 'l patto, con questo tavìa; che se il Segreto nun mi tocca, i' vi tiengo allora sempre legata a me con la 'mprumessa dell'editto regio. Mettetemi per istrada. Dice la Principessa: - Il Segreto ti tocca di certo, purché te abbi del giudizio e core. Te pàrtiti da qui di bon'ora, e quando te sara' al piè della Montagna, lì ci sta un Vecchio che ti farà delle domande. Vagli sincero e nun ti dubitare, che lui t'insegna per l'appunto come si fa per essere alla presenzia del Mago. In ugni mo', se il Segreto nun ti tocca, torna pure al palazzo, ch'i' son pronta a ricompensarti col diventare tu' legittima sposa, parola di Principessa. Dunque Menichino la mattina che viense s'avviò in verso la Montagna del Fiore e lì al su' piedi s'imbatté nel Vecchio, che subbito gli addomandò, chi lui era e addove se n'andeva. Dice Menichino: - I' vo' a pigliare il Segreto dal Mago che sta di casa lassù 'n vetta, e mi ci ha mando la figliola del Re del Portogallo. Scrama il Vecchio: - Che! 'gli è una 'mpossibilità. Te sie' fora di cervello. Quello 'gli è un Mago barbaro e nun cognosce pruteziorte. Te vai, poero disgraziato, a morte sicura. Arrisponde Menichino: - 'Gli accada pure di me quel che è destinato, ma i' vo' ire dal Mago e chiedergli in regalo il su' Segreto. Ho prenduto questo 'inpegno e non posso tornare addietro insenza ch'i' mi provi se rinusco. E per farvi capace delle mi' bone ragioni e' vi racconterò tutta la mi' storia. Difatto Menichino per insin dal primo principio gli disse chi lui era, il viaggio suo, che aveva 'ncontrato la vecchia Fata, e 'nsomma ugni cosa che gli era intravvienuta; sicché il Vecchio cognosciutolo sincero gli disse: - Il mi' consiglio sarebbe quello che te andessi via 'nsenza provarti a vedere 'l Mago. È un gran risico che te disfidi, e de' più toghi e 'sperti di te ci han lasso la vita nella 'ntrapresa. Ma pure, se questa ène la tu' ferma volontà, deccoti i mi' 'nsegnamenti. Salisci 'n vetta alla Montagna; te trovera' un palazzo e devi picchiare all'uscio: ma bada di nun t'impaurire di quelli che t'aprano; [184] faccia