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Nun vo' ire tanto per le lunghe; ma vo' avete a sapere che gli apparecchi di partenza si feciano alla reale e con dimolta contentezza de' genitori d'Alessandro, della Corte e di tutto quanto il popolo; poi, quando ugni cosa fu a ordine, una mattina per tempo si mosse la cavalcata dal palazzo regio, ed era propio un grande e bello spettacolo; la gente steva fitta come il lino per le strade, e sbattevan le mane e bociavano a squarciagola: - Viva il nostro Principe Alessandro! - in nel mentre che lui passava alla testa della su' compagnia, e accosì viense acclamato per insino alle porte della città, d'addove sortito fora seguitò la su' via. E cammina cammina, chiacchierando e ridendo alle buffonate che si dicevano tra di loro, con isforzarsi anco di tienere allegro il Principe, i cacciatori giungano in sulla sera a una fattorìa del Re, con gran boschi fitti all'intorno, che si dilungavano per di molte miglia, e da un lato c'era un paese deserto; ma a volerci andare bisognava che traversassino un fiume. Tutti smontorno da cavallo, e il provveditore ammannì una cena sprendida, e le bottiglie nun mancorno mai di girare a tondo; sicché a fin di pasto, come si dice, ce n'era più di morte che dì vive; all'ultimo poi, tra perché si sentivano stracchi, tra perché mezzi brilli, reggendosi però male in sugli stinchi, ognuno andiede a letto e s'addormentorno con tanta grazia di Dio, che nemmanco i toni gli arebban possuto svegliargli nel primo sonno. Ma quando il sole spuntò, una fanfara di corni sonò la diana e nissuno parse pighero nel vestirsi, e in un momento Alessandro e i su' compagni saltorno a cavallo e si diedano co' cani a battere i boschi per tutti i lati, 'nsino a tanto che vienuta l'ora del desinare an altro sono di corno gli fece arritornare a casa per ristorarsi. S'intende, che tutti nun ci giungano nel medesimo tempo, ma alla spicciola, chi di qua e chi di là, con degli uccelli, delle lepre, de' cervi e altri animali. Soltanto si fece Alessandro aspettare di più, e anzi stevano in pensieri che gli fosse intravvienuta qualche disgrazia: ma finalmente lo veddan vienire di gran carriera, però insenza preda di sorta con seco. Dunque, raunati a quel mo', si siederno a mensa, e in quel mentre che mangiavano si raccontavano, all'uso de' cacciatori, i casi della caccia, e chi si vantava d'un fatto e chi d'un altro, e un di loro disse: - Ma il più sfortunato [