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Con questa lettera il messo se n'andiede via, ma per su' disgrazia dovè fare la medesima strada di prima; sicché alla locanda di Genova la Bella Giuditta, insospettita che il tiro nun gli fussi rinuscito a bene, alloppiò la bevanda del messo, e in nel mentre che lui dormiva com'un sasso, lei svelta gli cavò la lettera dalla borgetta, e sentito quel che ci diceva dientro, lei ne riscrisse un'altra falsa, addove ripeteva della nascita de' mostri, che nun c'era versi d'abbonirgli nemmanco legati, e che il popolo cominciava a barbottare forte e a dar de' cattivi segni di rivoltarsi. Quando dunque Alessandro gli ebbe per le mane la lettera, rimase più che mai male, tanto più poi che dal messo nun ci potiede ricavare un numero: il messo pareva sempre briaco; dicerto per la malignità della bevanda ingollata a Genova a su' insaputa: sicché Alessandro, nella su' dubbietà e 'nnamorato com'era della Felicina, daccapo arrispose a su' padre, che avessin pacienza di aspettare il su' ritorno, perché la guerra steva per finire e i nemici volevano rappaciarsi; a Parigi 'gli arebbe lui da sé pigliato la su' delibberazione; ma che 'n fine gli pareva giusto di vedere que' du' figlioli sortiti del su' sangue, brutti o cattivi che fussano; se il popolo mormorava, peggio per lui! che nun s'arricordava de' su' benefizi e dell'allegrìe passate. Ma anco questa di lettere cascò nelle grinfie della Bella Giuditta, che ne mettiede assieme un'altra di su' invenzione e ordinava, che in nel mumento e insenz'altre parole, tanto la Principessa che i du' figlioli gli bruciassin vivi, perché lui Alessandro nun voleva più sentirne ragionare, né vedergli, e che se nun era eseguito il su' comando se ne sarebbe arricordo nel su' ritorno a Parigi col mettere in scombussolo tutto quanto il Regno. Abbeneché in nel ricevere questa lettera si pensassin alla Corte di Parigi che al principe Alessandro gli avessi dato volta il cervello, in ugni mo' qualcosa credettan bene d'almanaccare per non ritrovarsi con delle battaglie in casa e il paese in ribillione e ammazzamenti; e prima di tutto chiamorno la Felicina e gli palesorno il tenore di quel brutto scritto; ma lei nun si sgomentò, perché lei capiva d'addove gli vieniva il malanno: ma pure, in quel mentre che confortava i su' soceri a fare tutto quello che il su' sposo Alessandro gli aveva comandato, in nel [