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147] udienza e domandargli qualche consiglio nelle su' pene; sicché dunque con un invito apposta il Re fece vienire i Baroni e i Ministri al su' palazzo, e quando lui gli ebbe alla su' real presenzia tutti quanti, gli disse: - E' si dà questo brutto caso, che il Principe mi' figliolo e mi' erede legittimo nella corona s'è invaghito a morte di quella trovatella al servizio della Regina; e lui me l'ha per insino chiesta per su' moglie. Voialtri signori di questa Corte già lo sapete quel che 'gli è successo, quando i' gli ho volsuto fare intendere la bona ragione. Dunque, cari signori, i' nun so che via tienere. Perchè se al mi' figliolo gli dico di no assoluto, per lui nun c'è scampi e se n'anderà in quell'altro mondo, e s'i' gli dico di sì, che ne penseranno il popolo e la Corte in nel vedere il Principe sposo d'una donna trovata spersa per le strade, che nun si sa chi sia e non lo vole dire, abbeneché, per la pura verità, lei apparisca di nobile stirpe e anco la sia una ragazza dabbene ne' su' portamenti? Gnamo! che qualcuno mi consigli in questo scangeo, che mi farà un piacere dimolto grande. A questo discorso del Re s'arrizzò soltanto uno de' signori più giovani, che voleva un gran bene al Principe e steva quasi sempre in su' compagnia, e arrispose accosì: - Dunque lei, Maestà, permetterebbe che il su' figliolo unico e che un giorno pol esser anco nostro soprano, lei permetterebbe che morissi per nun volergli dare la trovatella come su' moglie? E perché, scusi? Che forse la ragazza nun è bella al paragone di tutte l'altre donne del mondo? Dice, "nun è ricca, nun è di sangue regio, nun si sa d'addove viene e chi sono i su' parenti." Ma queste sono cose che un Re e un padre nun le deve guardare. Il Principe è ricco e lui è quello che dà il nome alla su' moglie, e col tempo si saprà pure il resto. In ugni mo' il pensieri suo primo bisogna che sia di nun far morire l'erede del trono per il dispiacere di nun vedersi accontentato. Faccia pure la su' volontà di padre amoroso, che il popolo e la Corte tutta nun ci troveranno da ridire un zinzino. In nel mumento che il giovane ebbe finito la su' parlata que' signori batterno le mane e si palesorno tutti contenti; sicché il Re pieno d'allegria mandò subbito a chiamare Felicina, che si presentassi davanti alla Corte; e lei viense colla tremarella, nun sapendo di quello che s'era trattato, e si sgomentò in nel vedere lì [148] assemblea