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della Maria. Quella madre disamorata e barbara subbito gli prese con gran bramosìa, e corse 'n cucina, e il core dello agnello, pensando lei che fusse della su' figliola, lo frisse in padella e se lo mangiò diviato con rabbia, e badava a dire: - Tu non mi darà più 'nciampo, figliolaccia maladetta! Il mi' Ruberto me lo potrò sposare a mi' piacimento e insenza indugi, e te nun me lo levi più di 'ntra le mi' braccia. Bisogna sapere che Ruberto in que' giorni 'gli era ito a Livorno per certi su' 'nteressi, e quando riviense alla locanda della Bella Giuditta rimase dimolto male nun ci ritrovando più la Maria, sicché gli addimandò: - Addov'è la vostra graziosa figliola? La Bella Giuditta, sconturbata alquanto a quella richiesta, nun si perdé d'animo tavìa, e arrispose con ferma voce: - Caro Ruberto! che volete? La mi' figliola è arritornata a Genova nel convento per finire i su' studi. Lei anzi s'è arraccomandata che no' si faccia il piacer nostro e che nun si vadia più a noiarla per ora, perché lei è contenta di tutto, ma vole restare in pace co' su' libri e i su' lavori. Dunque, caro Ruberto, non trandugiamo di più e facciamolo questo sposalizio, e nun si lassi scappare il tempo accosì inutile. Ruberto però che era furbo nun ci credé alle parole della Bella Giuditta, e s'era messo in testa pur troppo che la mamma avessi fatto qualche brutto tiro alla figliola; in ugni mo' stiede zitto e del su' sospetto nun disse nulla, e anzi s'arraccomandò alla Bella Giuditta, perché lei apparecchiassi con prestezza quel che occorreva per le nozze. Ma siccome ci volevano diversi giorni a ammannire ugni cosa, Ruberto di niscosto una mattina se n'andiede a Genova per cognoscere se era vero che la Maria si trovava in nel convento, e invece seppe che la ragazza nun l'avevan più vista da quando lui era stato a pigliarla assieme con la bella Giuditta. Allora poi il sospetto gli si trasmutò a Ruberto in una brutta certezza, e si persuadé che la Maria fusse stata morta per aschero dalla su' cattiva mamma e gelosa; sicché tutto addolorato e con un gran odio nel core arritornato alla locanda, insenza dimolti discorsi, fece finta che gli fussano arrivate delle lettere, e disse alla Bella Giuditta: - Mi rincresce, ma questo sposalizio bisogna che s'allunghi un po' più. I' ho uto delle lettere dal mi' paese e devo subbito andarmene [