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più ardito, e gli disse in segretezza: - Se tu sie' disposto a fare tutto quello che ti comando, nun ti mancheranno regali da parte mia. Chiedi pure: quattrini, robba e da fummare a tu' piacimento, c'è d'ugni cosa pronta per te. Arrisponde Carluccio: - Dite quel che vo' volete, padrona, e i' mi sforzerò d'accontentarvi. La Bella Giuditta, incoraggita, prima lo fece con un giuro promettere di ubbidirla in tutto e per tutto, e poi che avesse a serbar sempre il segreto della su' opera, e finalmente gli spiegò chiaro il su' pensieri. Dice: - Domani a bruzzolo tu ha' da sellare dua de' mi' meglio cavalli e assieme con la Maria tu devi andare nel bosco più lontano da qui e più folto, e lì con un coltello ammazzarla e portami diviato il su' core, i su' occhi e i su' panni. Bada di nun dir no e di nun mettermi 'n mezzo con degl'inganni, perché, se tu nun m'ubbidisci, ce ne va della tu' pelle. T'ha' capito. Carluccio in nel sentire quella birbonata, ché lui nun se l'aspettava, rimase mezzo allocchito; ma tra perché aveva giurato di stare al comando della padrona e tra perché aveva paura d'esser morto lui assieme con la ragazza, fece le viste d'acconsentire alle brame della Bella Giuditta, e gli prutestò di nun mancare al su' volere; sicché dunque la Bella Giuditta con una faccia finta e tutt'allegra se n'andiede in cammera della Maria e gli disse: - Senti, cara figliola, i' ho pensato di darti un passatempo. Se ti garba, domani a mala pena è giorno, tu poteresti andartene a fare una trottata a cavallo con Carluccio. Che ti par egli? - Sì, sì, - scramò la ragazza, - i' son propio contenta di questo divertimento, e anzi ve ne ringrazio, cara mamma. Vederete voi come ci sto bene a cavallo. Insomma le cose gli andenno accosì, che la Maria e Carluccio erano la mattina dipoi assieme a cavallo e avviati inverso un bosco quattro o cinque miglia lontano dal paese. Per istrada Carluccio badava a sospirare e delle parole in bocca nun ce n'aveva; era come se avess'il cervello rannuvolo; sicché a vederlo a quel modo stravolto la Maria si mettiede a dimandargli se si sentiva male o fusse accupato con qualche cattivo pensieri. Dice Carluccio: - Sventurata ragazza! Se vo' sapessi che mestieri è il mio in questo vero rammento, altro che muso duro! Ma vo' pure piagneressi a calde [139]